In casa Inter si è spaccati tra chi si “lecca le ferite” e chi spera ancora in una caduta roboante del Milan nella fatal Verona. Nel frattempo c’è spazio per considerazioni ed analisi, attendendo gli ultimi 270′ di un campionato pazzo dove la corsa si è finalmente – si fa per dire – delineata a due squadre: Milan o Inter? Inter o Milan? Cerchiamo di capire qualche dato negativo dei nerazzurri specie per l’ottica futura.
Ripartiamo dalla guida tecnica: che Simone Inzaghi sia un buon allenatore è un dato di fatto, ma il rinnovo con adeguamento dell’ingaggio è meritato? Forse il possibile tripletino ci darà un’indicazione più marcata, ma in questo momento qualcosa ci sfugge: Barella e Calhanoglu hanno messo insieme 20 assist ed occupano il secondo e terzo posto di questa graduatoria. Ha il miglior attacco in campionato, ed ha Lautaro Martinez con 17 reti, terzo in classifica cannonieri dietro Immobile e Vlahovic.
Numeri importanti, che però non stanno affatto dando i frutti logicamente sperati: ossia la conferma come campione d’Italia.
Nonostante ottimi tiratori come Perisic, Barella, Calhanoglu, Brozovic ed altri, l’Inter ha segnato solo 7 gol da fuori area. E se prendiamo anche i calci piazzati, solo 1 arriva da li. Decisamente poco, considerando anche gli ottimi saltatori che i meneghini possiedono. Con Dzeko a secco da 4 partite i gol devono arrivare da altre soluzioni.
Nonostante tutto ad oggi la difesa nerazzurra è la migliore con solo 29 gol subiti. Ma allora perchè avendo il miglior attacco e difesa non è capolista? Premesso che non sempre è un risultato matematico avere questo rendimento, l’Inter è mancata nei due derby di campionato (solo un pareggio conquistato) e nelle gare “toste” dove servono carattere, colpi del campione e magari… Qualche calcio piazzato: Samp, Lazio, Genoa, Napoli , Torino, Juventus, Atalanta e soprattutto Bologna in trasferta.
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