Ci sono, in ogni campionato, partite che valgono un’intera stagione, partite da dentro o fuori, da lacrime di gioia o di dolore. Salernitana-Cagliari rientra perfettamente in quella categoria di partite. In gioco la permanenza in Serie A. Due animi opposti si presenteranno oggi pomeriggio in terra campana: quello dei padroni di casa, trascinati da una brezza fresca e prepotente chiamato Davide Nicola capace di entusiasmare non solo i tifosi granata ma tutti gli appassionati con quello che puo essere l’ennessimo miracolo sportivo del tecnico piemontese; è la bufera invece la tremenda folata che si sta schianando in terra sarda, il Cagliari reduce da 4 sconfitte e una sola vittoria nelle ultime cinque e da discusse e controverse problematiche interne che hanno portato all’esonero di Mazzarri, deve trovare un modo per non finire nel vortice del tornado e quel modo ha un imperativo preciso e definito: vincere, altrimenti dire addio quasi certamente alle speranze di permanenza nella massima serie.
Non una sfida storica quella tra i granata e i rossoblù, che si sono affrontati solamente tre volte nella massima serie, nel 1999 il Cagliari si impose in entrambe le gare per 3-1, all’andata di questa stagione finì 1-1: in tutte le sfide sono stati segnati almeno due gol. L’ultima vittoria campana, considerando anche la Coppa Italia e la Serie B risale al 2004 nella serie cadetta. I granata hanno vinto l’ultima partita giocata di domenica contro la Fiorentina lo scorso 24 aprile, non ottengono due successi di fila in questo giorno della settimana dal maggio 1999. Il Cagliari con i suoi 28 punti ha eguagliato il suo record negativo a questo punto della stagione come nel campionato 2014/2015 concluso poi con la retrocessione. Rossoblù che hanno perso tutte le ultime tre trasferte e non raggiungono le quattro sconfitte esterne consecutive dal febbraio 2021 con Di Francesco, poi esonerato dopo questo filotto di sconfitte. La squadra sarda è la formazione che ha segnato meno gol nel quarto d’ora finale, solo 3.
Il Cagliari è la vittima preferita di Federico Fazio che ha siglato tre gol in otto sfide contro i sardi, l’ultimo gol realizzato in casa in Serie A dal difensore è arrivato proprio contro il Cagliari nel 2019. La squadra sarda per uscire dal baratro si affiderà sicuramente a Joao Pedro che è il giocatore di movimento rimasto in campo per più minuti in campionato (3055 minuti), l’attaccante italo-brasiliano ha affrotnato 31 squadre in Serie A e la Salernitana è una della quattro squadre contro cui non ha trovato il gol e potrebbe diventare quindi la 28esima squadra ad essere colpita dal capitano rossoblù.
Capuano lascia il Foggia Capuano si dimette dopo la sconfitta contro il Sorrento, ma non…
Mangiante svela un retroscena di casa Roma Scrive Chiamarsi Bomber, ai microfoni di Radio Manà…
La lettera di Ferrero alla famiglia Friedkin Scrive TMW, Massimo Ferrero, ex presidente della Sampdoria…
Il ritorno di Mario Balotelli in Serie A e il debutto con il Genoa che…
Kvara protagonista del Napoli di Conte Kvicha Kvaratskhelia ieri è stato tra i protagonisti della…
Uno dei più grandi e stimati nomi del tennis ritratta il suo addio: potremmo presto…