Sentite Mourinho: “Abraham dimostra che c’è vita oltre la Premier, qui in Italia si può migliorare”
“Per tornare in Inghilterra basta uno schiocco di dita, ma non credo che lo voglia, dimostra ai ragazzi inglesi che c’è vita fuori dalla Premier League e in Italia possono diventare giocatori ancora migliori”. Queste le parole dell’allenatore della Roma, Josè Mourinho, riguardo all’esperienza di Abraham in Serie A. Il mister lusitano cita altri due giocatori che in Premier League arrancavano e trovavano solo pochi, sparuti minuti di spazio e in Italia sono decisivi: Tomori e Smalling. Questo è un messaggio chiaro, detto poi dallo Special One, risulta quasi come un proclamo: ragazzi, soprattutto giovani, venite in Serie A, qui si gioca, si cresce e si migliora. La Premier League è tutt’ora per distacco il campionato che la fa da padrone in Europa. Se a turno Barcellona, Real Madrid e Bayern Monaco sono riuscite a competere ai livelli dei britannici, economicamente il solco che divide l’Inghilterra dal resto del continente sembra più un cratere. Non stupisce quindi che a fronte di un campionato estremamente competitivo e uno stipendio inarrivabile quasi per tutti, molti, moltissimi giocatori, una volta approdati nella confort zone della Premier, difficilmente se ne separano.
Se l’endorsment mourinhano vale qualcosa lo capiremo col tempo. Fatto sta che un piccolo canale negli ultimi anni pare essersi aperto. Sono tanti i giocatori infatti, soprattutto giovani, ma anche gemme mai sbocciate, o ottimi giocatori che vogliono riscattare il fine carriera, che potrebbero effettivamente beneficiare del maggiore spazio che il livello meno competitivo della A offre. E sarebbe un bene per entrambi. Il livello del nostro campionato salirebbe e la carriera dei singoli potrebbe svoltare. Ci siamo presi la briga di indicare alcuni nomi che attualmente avrebbero tutte le carte in regola per rinascere e trovare più spazio in A.
Fonte: Sportmediaset