Oggi in esclusiva per Goalist.it abbiamo avuto il piacere di intervistare Mario Giunta, giornalista e conduttore di Sky Sport, attualmente impegnato con “Fanta Show” e con “La Casa dello Sport”:
Il giocatore che non può mancare mai nella tua formazione del Fantacalcio?
“Negli ultimi anni il mio giocatore di riferimento per il Fantacalcio è solo uno, Ciro Immobile, per i numeri che ha e per i gol che fa, anche quest’anno salvo clamorose sorprese vincerà il titolo di capocannoniere. Il punto chiave, una certezza, per ogni fantallenatore. Quindi io ad ogni asta mi sveno per Immobile ed ammetto che avverto anche i mie colleghi di Fanta e di Leghe dichiarando “Guardate che devo prendere Ciro ad ogni costo” e loro un pochettino ci marciano alzando il prezzo, ma alla fine ce la faccio e mi dà grandi soddisfazioni“.
Tra le due milanesi alla fine chi vincerà?
“Credo che la grande favorita sia il Milan, è vero che all’ultima giornata può succedere di tutto, ma i rossoneri vincendo con l’Atalanta si sono messi in una posizione di enorme vantaggio per la vittoria finale. Penso che sia un titolo anche meritato per quanto si è visto in campo, per il lavoro fatto da Pioli ma anche dalla società. Inter? Vero che la sconfitta di Bologna tutti se la ricorderanno per “l’erroraccio” di Radu però credo che i punti persi dai nerazzurri siano stati quelli quando ha giocato il doppio confronto in Champions League con il Liverpool, due partite che ti hanno tolto tanto da un punto di vista fisico e mentale. Se vogliamo trovare un punto dove l’Inter ha perso il passo del Milan è stato quello”.
Nella corsa all’Europa alla fine chi riuscirà a spuntarla? Cosa ha sbagliato?
“Come ha detto Gasperini tutti sperano che la Roma arrivi ottava e che vinca poi la Conference League così sono tutti contenti. Una battuta che porterebbe però otto squadre italiane in Europa. La Lazio ha già guadagnato il pass. Ora fino alla fine se la giocano Roma, Fiorentina ed Atalanta, molto per i giallorossi bisognerà capire nella trasferta di Torino quanto peserà poi il pensiero alla finale di Tirana. Se la Roma riuscirà solo per 90 minuti a mettere da parte quel pensiero credo che sia favorita per mantenere la sesta posizione. E quindi poi una tra Fiorentina ed Atalanta teoricamente è fuori. La Dea è quella che si mangia un po’ più le mani perché è stata una stagione particolare, non sono arrivati i risultati sperati, ci sono stati tantissimi infortuni e si ritrova in questa condizione. La Roma è favorita per l’altro posto in Europa League. Sulla carta l’impegno più facile l’ha l’Atalanta, visto che giocherà con l’Empoli, rispetto alla Fiorentina che ospiterà la Juventus”.
Sulla brillante rimonta della Salernitana…
“Penso che sia un vero e proprio miracolo sportivo perché a novembre la Salernitana era in una situazione calcisticamente parlando, disperata. Devo fare i complimenti al presidente Iervolino che è arrivato ed ha dato subito l’energia e la mentalità giusta circondandosi di persone che il calcio lo masticano bene, uno su tutti Walter Sabatini che ha preso la squadra e l’ha rigirata come un calzino intervenendo sul mercato e portando grandi giocatori, uno su tutti, Ederson. Poi grande merito va dato anche a Nicola che si esalta in queste imprese disperate, l’ha fatto a Crotone e spero per lui che lo faccia anche a Salerno. Credo che per una città come questa, per la tifoseria, a questo punto, meriti un lieto fine, nulla togliendo alle altre”.
Il giocatore simbolo del campionato?
“Escludendo Immobile e Vlahovic che si giocheranno il titolo di capocannoniere, secondo me, se tutto va come deve andare per il Milan, credo che Tonali e Leao siano i simboli dello Scudetto rossonero, penso siano i simboli anche di questa Serie A. Sono contento per Tonali che ha raggiunto la sua maturità calcistica in questa stagione. Sono inoltre convinto che questo sia stato l’anno della definitiva consacrazione di Leao il quale finalmente ha guadagnato continuità nelle sue prestazioni, è un calciatore che potenzialmente può dare tanto al Milan ma anche al calcio mondiale. Ora i rossoneri se lo godono e se lo godrà al Mondiale la Nazionale portoghese”.
Intervista a cura di Lisa Grelloni
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