Napoli, Spalletti pensa al futuro: “Sarà difficile rientrare tra le prime quattro. La piazza merita una squadra di livello. Costruzione dal basso il futuro del calcio”
Ieri l’allenatore del Napoli Luciano Spalletti è intervenuto ai microfoni di Calciomercato – L’originale, parlando della stagione conclusa e del futuro della squadra partenopea, su cui aleggiano continui voci di mercato tra rinnovi e giocatori insoddisfatti: “Bisogna considerare il percorso importante di crescita che ha fatto la squadra. Ora tutti si aspettano che vengano rifatte quelle vittorie ma non è facile. Rientrare tra le prime quattro sarà difficilissimo. Dobbiamo fare come abbiamo già fatto e dobbiamo lottare“. Nell’ultima stagione il Napoli è riuscito a piazzarsi al terzo posto, blindando il piazzamento Champions con molto anticipo: “Nella stagione precedente abbiamo fatto dei grandi risultati. Siamo stati dentro la zona Champions da quando è iniziato il campionato e ci siamo arrivati con largo anticipo“.
Photo LiveMedia/Alessio Marini Venice, Italy, February 06, 2022, italian soccer Serie A match Venezia FC vs SSC Napoli Image shows: Napoli’s Head Coach Luciano Spalletti LiveMedia – World Copyright
“La passione dei tifosi farà la differenza. La costruzione dal basso è il futuro del calcio”
Spalletti cercherà di fare del suo meglio con quello che la società gli metterà a disposizione, chiamando a sé i tifosi a dare sostegno alla squadra: “Quando alleno una squadra i miei calciatori sono tutto. Quello che può fare la differenza quest’anno sarà la passione infinita della città per questi colori. La piazza merita una squadra di alto livello come lo è il Napoli. Tutti abbiamo delle aspettative e vogliamo fare come lo scorso anno, offrire spettacolo e fare buon calcio“. Infine, per il tecnico toscano la costruzione dal basso, spesso criticata, rappresenta il futuro del calcio: “L’uscita dal basso con il portiere è il futuro. Dire il contrario è un messaggio sbagliato che si dà ai giovani. In futuro andrà a giocare anche fuori dalla lunetta dell’area di rigore. Nessuno vuole un portiere che non sappia giocare con i piedi. Per un gol preso da un errore con i piedi del portiere ne fai 10 perché cominci bene l’azione“.
Fonte: gianlucadimarzio.com