Pradè: “Addio Torreira? Condiviso con Italiano. Milenkovic via solo se arriva una big. Valuteremo Zurkowski”
Daniele Pradè, ds della Fiorentina, ha così parlato in conferenza stampa: “L’esterno non ha dato il giusto merito ai ragazzi ed alla società, non ho sentito calore e non riesco a capire il perché”.
Situazione Torreira? Come è andata? Perché Mandragora?
“La faccenda Torreira è molto semplice. Il calciatore viene chiamato da me, l’ho fortemente voluto alla Fiorentina perché lo abbiamo preso alla Samp, mi ha dato certezze ed era quello che ci serviva in quel momento. Ringrazio il ragazzo per quello che ci ha dato. Io personalmente lo chiamo i primi di aprile. Per fare il prestito con diritto abbiamo dovuto mettere 15 milioni, e quindi il contratto di 2,750 mln per quattro anni. Ad aprile gli offriamo quinquennale da 2,5 milioni più bonus. Lo vedevamo come una bandiera, come un percorso lungo. Lì c’è stata una netta chiusura da parte sua. Poi quando inizi così qualcosa nei rapporti cambia. Nell’ultimo mese e mezzo ci hanno detto un’altra cosa, Amrabat ha fatto benissimo, ha dato garanzie. A quel punto è diventata una scelta completamente tecnica condivisa con l’allenatore. Tra Torreira ed Amrabat abbiamo scelto il secondo.
Mandragora è un calciatore italiano che conosciamo bene e che può giocare in diversi ruoli, sotto il profilo comportamentale so che è un top player. Può fortemente migliorare con Italiano, sono sicuro che sarà una persona positiva per la squadra e per tutta Firenze”.
Chi in dirittura di arrivo? Ed ambizioni?
“Ci siamo goduti poco l’Europa, subito dopo è esploso il caso Torreira. Stiamo ancora trattando per Jovic. Finché le operazioni non sono chiuse inutile parlarne. Uguale per Dodò. Sono due giocatori che ci piacciono e che stiamo fortemente seguendo”.
C’è un budget sul singolo giocatore? Per non cadere in errori? Qual è il tetto massimo per cui tu puoi trattare un giocatore?
“Quando Commisso è arrivato qui nel 2018/19 il monte ingaggio era di 50 milioni di euro, poi c’erano tanti giocatori che erano un costo importante per i viola, ci sono state tanti rescissioni. Le entrate erano di 90/91 milioni. Nel 2021/22 abbiamo avuto un salary di 70 milioni, un decremento del fatturato ad 80 milioni. Questo dimostra che questa società vuole far bene, sotto il profilo dell’investimento se un calciatore è forte questa società lo può comprare. Sotto il profilo del salario non possiamo competere con le grandi. Se diamo un target di stipendio quello deve essere rispettato. Il salary cap ora è una cosa seria per licenze, sarà sempre più di attenzione da parte della UEFA“.
È legittimo pensare che la Fiorentina abbia come ambizione migliorare un posto in Europa? Molte aspettative sui viola… la vittoria della Conference League della Roma, può agevolare o no?
“Non c’è squadra che non voglia migliorare quanto fatto in precedenza, il nostro obiettivo è di fare sempre meglio, avere certezze ma anche dubbi. La conference è stata una sorpresa per tutti, la vittoria della Roma ti dà la conferma che è una competizione che dobbiamo tenerci lavorando nel migliore dei modi. Stiamo lavorando per avere una rosa più ampia e “doppioni” all’altezza”.
State cercando di trattenere Milenkovic? Quale potrebbe essere la formula di acquisto di Jovic?
“Jovic? Stiamo trattando, la trattativa è in evoluzione totale, certo lo vogliamo. Ogni ipotesi è aperta. Milenkovic è qui da cinque anni, l’anno scorso è stato un gesto d’amore continuare insieme, aveva delle offerte importanti. Quest’anno ci siamo lasciati che l’Europa a lui avrebbe fatto piacere. Se arriva una grande squadra non possiamo dirgli di no, vediamo cosa succede. Il nostro rapporto con lui è eccezionale. Certo sul mercato siamo pronti, questo lo siamo sempre. Tra luglio e gennaio abbiamo preso lo scorso anno sette calciatori, abbiamo tantissime idee”.
Hai dei parametri da rispettare da un punto di vista economico?
“Il calcio di oggi non ti consente follie. Ma mi sembra da parte del nostro presidente che non è mai mancato nulla. Logicamente noi abbiamo dei parametri da rispettare però mi sento molto sereno sotto questo punto di vista”.
Commento al rinnovo di contratto di Italiano… Nella prossima stagione che salto di qualità deve fare?
“Italiano è stato il nostro primo obiettivo, mai dubitato di questo, non abbiamo mai interrotto i colloqui. Siamo andati avanti con linearità. Ci dà continuità e consapevolezza di avere un allenatore con le idee chiare. Abbiamo un ottimo rapporto con lui”.
Grillitsch? Oltre Mandragora ci saranno altri innesti?
“Praet e Puig non ci interessano, non l’abbiamo mai trattato. Il suo rappresentante in Italia è Ruggeri, l’ultima volta che ci siamo sentiti ad aprile. Praet non è il calciatore che andremo a cercare, mai pensato invece a Puig. In questo momento a centrocampo siamo cinque più Castrovilli ed un calciatore che vogliamo vedere, Zurkowski. Ha un sacco di mercato. Perché andare di fretta?. Tutto ciò che facciamo è condiviso al massimo. Grillitsch l’abbiamo seguito tanto, perciò ci siamo visti con i suoi agenti. Quando uno parla davanti alla gente non deve essere un qualunquista, e questo non è giusto. Ci sono giornalisti bravi e meno bravi, procuratori bravi e meno bravi. Non ci è piaciuto il discorso del papà e di quei pagamenti, perciò noi decidiamo con chi lavorare e con chi no. Siamo una società molto ambita dagli agenti. Perché se vedete le tabelle dei pagamenti noi siamo tra i primi. A 20 giorni dalla scadenza della fattura, ci sono tutti i pagamenti degli agenti”.
Gollini?
“Parlerò di lui quando metterà nero su bianco, ottimi rapporti con l’Atalanta, cercheremo di vederci nel fine settimana”.
Ranieri?
“Mi incontrerò giovedì-venerdì con il suo agente”.
Kokorin?
“Purtroppo è un’operazione che non è andata bene, ora la cosa incredibile è che nell’ultimo periodo ha fatto bene, vediamo in ritiro. Se faremo la rescissione, si farà insieme, perciò sarà un discorso che affronteremo insieme. Il ragazzo ha mercato in Russia”.
Igor una delle migliori operazioni. Il rinnovo di contratto?
“Siamo contenti di Igor, ha dimostrato la sua crescita, abbiamo altri due anni di contratto più opzione. Il contratto ha dei bonus importanti, quindi non la vedo come una priorità”.
Effettivamente si è cercato un portiere abile con i piedi?
“Abbiamo visto più portiere e quello che prenderemo scelta condivisa con il mister. Per quello che riguarda Dragowski stiamo cercando insieme qualcosa che vada bene ad entrambi, sono personalmente molto attaccato a lui”.
Kouamé?
“Non abbiamo mai avuto scambio con nessuno, tanti lo vogliono, ha fatto bene all’Anderlecht, parte con noi e poi vediamo. Siamo sereni sotto questo punto di vista”.
Tante positività?
“Ci sono solo dei debolmente positivi, valutiamo nel pomeriggio”.
Da qualcuno è stato fatta polemica che noi non abbiamo fatto giocare Torreira perché aveva un bonus da 50.000 euro…
“Per i giocatori che restano, coloro che avevano un obiettivo e gli sono andati vicini, noi gli abbiamo dato lo stesso i soldi. Per vincere quella partita se lui avesse giocato gliene avremmo dati 100.000”.
Considerando i due preliminari di Conference, a parte le amichevoli, state valutando amichevoli?
“A Firenze niente, stiamo valutando delle cose fuori. Noi ci siamo dati come ultima data per poter giocare il sei agosto. Mi aspetto un salto di qualità da Sottil”.