La Fiorentina dura solo un tempo. L’errore di Italiano
La Fiorentina vince per 2-1 contro il Twente... viva la Fiorentina? Si, ma solo in parte. Ci spieghiamo meglio: la Fiorentina in questo periodo gioca solo un tempo, il primo. Era successo quattro giorni fa con la Cremonese, è successo questa sera contro gli olandesi. Dice… è normale in questa fase, siamo solo all’inizio. Andando nello specifico: il Twente era più avanti di noi e si è vista la differenza di condizione fisica. No, non siamo d’accordo. Italiano (ed il suo staff) sapevano benissimo che i due appuntamenti del 18 e 25 agosto sarebbero stati i più importanti della stagione: i tifosi aspettavano l’Europa da ben 5 anni, Commisso a sua volta anela alla ribalta internazionale per espandere il brand e investire nella squadra, i calciatori hanno lottato un’intera stagione per raggiungere un simile traguardo… e tu fai una preparazione come se dovessi cominciare il campionato a settembre? La squadra è appesantita dalla preparazione estiva… no, sbagliato, sbagliatissimo.
Al contrario serviva una preparazione leggera, basata sulla velocità, sulla brillantezza, e non sulla forza, tale da far partire la squadra sparata e presentarsi ai nastri (europei) di partenza in ben altre condizioni. Qualcuno può obiettare: ma così a novembre non avremo più birra in corpo e gli avversari ci mangeranno. E anche se fosse? Fondamentali erano queste due partite, lo ripetiamo: 18 e 25 agosto, tutto il resto è relativo. Tanto più che questo è un campionato anomalo, che permette (grazie ai mondiali in Qatar, tra dicembre e gennaio) di svolgere una seconda preparazione e recuperare il tempo perduto. Magari con la Fiorentina già ai gironi di Conference. Ed invece siamo a giocarci la qualificazione in quello che il tecnico arancione Jans ha definito “un Inferno”. Davvero non si poteva far meglio?
Analisi a cura di Stefano Borgi