Scrive La Nazione, sono stati identificati dalla Digos i due tifosi coinvolti nel battibecco a fine gara con il tecnico del Napoli, Luciano Spalletti. Rischiano un daspo della durata di due anni. Il primo è un 50enne di Scandicci, Lorenzo Straccali, allenatore di calcio giovanile appena passato al Tau Academy di Altopascio. E’ lui, come testimoniano le immagini che hanno fatto il giro d’Italia, amplificate anche dalla “denuncia“ sulla “maleducazione“ fatta a fine partita del tecnico di Certaldo (immagini passate al vaglio certosino della squadra “tifoserie“ della questura) ad aver avuto un vivace scambio di opinioni, a distanza ravvicinatissima (tra loro uno steward), con l’allenatore partenopeo. E a fine posticipo serale si è rischiato davvero che il diverbio, breve ma intenso, degenerasse.
Il tifoso ha cercato, senza riuscirci, di tirare un ’buffetto’ a Spalletti che, dopo essersi voltato in direzione del “parterre“, ammiccando, si era portato a ridosso della ringhiera che separa gli spalti dalla zona tecnica a bordo campo riservata ad allenatori, giocatori in panchina, alttri addetti delle squadre. Un tifoso, in realtà non solo uno. La Questura ne ha identificato un altro, di oltre settant’anni residente nella provincia di Firenze. E’ quello che ha tirato, come appare ancora dalle immagini, una bottiglietta d’acqua (non vuota, che non avrebbe dovuto entrare dentro il Franchi) verso l’allenatore avversario che in base ai video lo ha o l’avrebbe colpito sul dorso della mano destra con l’indice puntato a indicare il primo tifoso, quello del vivace ’chiarimento’ verbale tra i due e dello schiaffo mancato a Spalletti. Lo scambio di vedute peraltro aveva scatenato anche la rabbia dell’attaccante partenopeo Victor Osimhen.
La Digos ieri è stata impegnata a recuperare tutte le immagini delle telecamere di sorveglianze interne al Franchi rilanciate sui monitor in sala Gos: per ciascun impianto di capienza superiore ai 10.000 posti ove si disputino incontri di calcio, è infatti istituito il Gruppo operativo sicurezza (G.o.s.) coordinato da un funzionario della Polizia designato dal questore e composto: da un rappresentante dei Vigili del fuoco; dal responsabile del mantenimento delle condizioni di sicurezza dell’impianto della società sportiva; da un rappresentante del Servizio sanitario; da uno della Polizia Municipale; dal responsabile del pronto intervento strutturale ed impiantistico all’interno dello stadio; anche da un eventuale rappresentante della squadra ospite.
Le immagini sono state ’matchate’, confrontate con quelle dei filmati all’ingresso, incrociate coi dati nominativi riportati sul biglietto. Il Giudice Sportivo di Serie A intanto ieri ha multato di 15.000 euro la Fiorentina perché i suoi tifosi prima e durante la partita contro il Napoli hanno ’intonato ripetutamente – dice la motivazione – cori insultanti di matrice territoriale, nonché cori oltraggiosi di matrice religiosa, (contro San Gennaro, ndc) percepiti da tutti i collaboratori della Procura federale posizionati nelle varie parti dell’impianto’. Fiorentina-Napoli, per restare al caso dello scorso anno a Firenze (insulti razzisti a Koulibaly, Anguissa e Osimhen) si conferma teatro di episodi censurabili.
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