Il Bologna si aggiudica il Derby dell’Appennino piegando 2-1 in rimonta la Fiorentina. Prima vittoria in questo campionato per i rossoblu, sotto gli occhi del nuovo allenatore Thiago Motta.
45 minuti iniziali di paure e infortuni
Il Bologna affida la sfida del cuore alla “sua” Fiorentina a Vigiani, promosso ad interim dalla Primavera, sotto gli occhi del neo-allenatore Motta. Di fronte, arriva una Fiorentina determinata a rialzare la china dopo le ultime difficoltà, specie nei gol segnati che mancano. L’avvio di partita evidenzia al meglio i problemi caratteriali che stanno vivendo le due compagini: per quasi venticinque minuti non tira nessuno in porta, finché Quarta non impegna Skorupski con un colpo di testa da palla ferma. La chance più succulenta dei 45 minuti iniziali capiterebbe ai padroni di casa, se non fosse per il perfetto intervento in tackle al limite dell’area di un Terracciano versione stopper ancora più che portiere. Sono quindi gli infortuni a tenere banco a ridosso dell’intervallo: Dodo, dopo aver cercato la via del gol senza frutti, si fa male alla caviglia e lascia il campo a Venuti. Stessa sorte per Sottil, che dopo l’intervallo non rientra. Pausa alla quale le due squadre sono andate ferme sullo 0-0 e sulle rispettive paure.
Tutt’un’altra ripresa: la spunta il Bologna
Dopo l’intervallo, finalmente divampano le emozioni sul campo e arrivano i gol. Apre le danze Martinez Quarta, rimasto in proiezione offensiva dopo un angolo e abile a sfruttare un assist con i giri perfetti servito dal fresco subentrato Saponara per lo 0-1. Vantaggio viola che dura cinque minuti, il tempo di assistere a un marchiano errore di Igor che, bucando un intervento semplice, trasforma in oro un lancio alla cieca di Arnautovic, spalancando il corridoio verso la rete a Barrow che si sblocca così in questa Serie A. Altri tre giri d’orologio ed ecco il sorpasso Bologna, firmato nientemeno che dal suo bomber. Arnautovic approfitta di uno scippo di Kasius ai danni dell’altro centrale viola, Quarta (con sospetto fallo che però Orsato, con annesso consulto VAR, non rileva come tale) e in scivolata va a segnare il gol del sorpasso. Tempo di esultare, però, e subito l’austriaco lascia un groppo in gola al suo futuro allenatore visto che deve lasciare il campo per un problema fisico (all’apparenza guai al ginocchio) ma per fortuna sulle sue gambe. La squadra emiliana, conscia del peso di una vittoria, prova a spegnere il match e di fatto ci riesce, rallentando le iniziative ospiti in un quarto finale di gara molto spezzettato tra sostituzioni e ammonizioni. Nonostante un lunghissimo recupero, e la presenza dall’85° della tanto invocata doppia punta Jovic-Cabral, la Viola non cambia il suo destino e anzi lo peggiora, visto che Igor viene anche espulso. Italiano continua a navigare in acque che riflettono una crisi d’identità, il Bologna invece festeggia la prima vittoria in campionato e accoglie al meglio Thiago Motta, con Vigiani che – da traghettatore – gli consegna un gruppo più sereno e con tre punti in più.
Fonte: Tuttomercatoweb.
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