Amare le parole di Maurizio Sarri dopo il tracollo della Lazio in Danimarca conto il Midtjylland: “Purtroppo a volte non ci presentiamo in campo e vengono fuori questo tipo di partite. Fa più male perché è in Europa e perché pensavamo di essere sulla strada giusta per dare continuità ai risultati. Non abbiamo avuto umiltà. La responsabilità è la mia. Con i giocatori poi me la vedrò io. Vorrò una spiegazione“. Anche in conferenza stampa il tecnico biancoceleste cerca una spiegazione per una prestazione così deludente: “Non vedo grande diversità dall’anno scorso, questi crolli emotivi improvvisi sono simili. La mia paura è che ci sia un fattore scatenante, un germe, mai individuato e domato. Difficile capire le motivazioni: se sono io devo fare un passo indietro, se è di un giocatore deve andare via“. Nel mirino anche l’atteggiamento della squadra: “Da tre giorni dicevamo di essere umili, ma in campo ho visto una squadra con un livello di presunzione immenso. Giocavamo lenti e senza ritmo come se fossimo in vantaggio di quattro gol. Questa è la Lazio che si è vista l’anno scorso a Verona e a Bologna. Pensavamo che fosse una gara che prima o poi potevamo metterla a posto, ma quando si entra in campo così non c’è soluzione e non se ne viene fuori“. Il turnover scelto da Sarri potrebbe aver penalizzato la squadra: “I tanti cambi? E’ difficile dire che impatto hanno avuto sulla gara e non so se è quello il problema. I sedici che sono andati in campo li ho visti tutti sullo stesso livello mentale“.
Fonte: Sportmediaset
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