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Veltroni e il film su Paolo Rossi: “Un italiano dal fisico mingherlino che ce l’ha fatta attraversando il dolore”

“È stato tutto bello”, la storia di Paolino e di Pablito

Scrive La Gazzetta dello Sport, un sorriso così non si dimentica. Un sorriso tanto sincero e generoso, un sorriso raro, che riempie anche “È stato tutto bello” – Storia di Paolino e Pablito, l’ultimo film di Walter Veltroni – prodotto da Palomar e al cinema con Vision il 19, 20 e 21 settembre (e prossimamente su Sky) – sulla vita di un ragazzo come tanti capace di diventare leggenda, Paolo Rossi.

“Ho cercato di raccontare la vita di un ragazzo italiano, che si chiamava Paolo Rossi come tanti altri, che aveva un fisico mingherlino, che veniva da una famiglia umile e ce l’ha fatta, ma passando attraverso il dolore. Paolo è caduto tante volte, per colpa dei problemi fisici o per quel folle caso calcioscommesse, ma ogni volta ha saputo rialzarsi con una determinazione fuori dal comune: la sua vita è stata un ottovolante. In questo Paese siamo abituati a cadere e risalire, questa virtù lui l’ha interpretata con semplicità e grande umiltà, mostrando il modo migliore per essere italiani”, spiega Veltroni, contattato per questo progetto da Federica Cappelletti e dalla produzione quando Paolo era ancora in vita.

“Dopo la sua scomparsa – racconta la moglie di Rossi – mi hanno chiamata almeno otto case di produzione, italiane e straniere, pronte a tutto per fare film o serie tv su Paolo. Io per un attimo sono entrata in crisi, ma ho sempre creduto nel lavoro di Walter e di Palomar e soprattutto oggi che ho visto il risultato di quanto hanno fatto non posso che essere felice per la mia scelta. Grazie al suo garbo e alla sua delicatezza, Walter è riuscito a tirare fuori il Paolo che io ho conosciuto, quello più intimo. Era un uomo straordinario ed è giusto che lo sappiano tutti”.

Tardelli la ascolta e annuisce: “Paolo qui appare come il vero uomo e il grande papà che era. Spero che in tanti vedano questo film, perché Paolo è un magnifico esempio per tutte le nuove generazioni di sportivi». La chiusura è per il fratello Rossano: «Paolino ha realizzato il suo sogno, il mio e quello di tanti ragazzini che vogliono diventare calciatori. Cosa mi manca di più? È cosa ovvia, il suo sorriso”.

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