Sconfitta pesante per l’Inter di Simone Inzaghi, che ai microfoni di Sky analizza il 3-1 subito in casa dell’Udinese, a partire dal contestato doppio cambio alla mezz’ora: “Perché erano ammoniti, l’Udinese vinceva tutte le seconde palle, i duelli ed eravamo in difficoltà. Volevo dare una scossa. Hanno pagato loro due perché erano ammoniti, ma avrebbero dovuto pagare tutti. L’Udinese è partita meglio e ha meritato la vittoria, dobbiamo meditare su questa brutta sconfitta”.
Tornano alcuni difetti.
“Vero, non riusciamo a dare continuità. Venivamo da due vittorie, ora sono tre trasferte di fila dove andiamo in vantaggio e poi perdiamo 3-1. Il responsabile principale sono io perché sono l’allenatore, però sarà motivo di analisi. Sapevamo cosa poteva fare l’Udinese e dovevamo fare di più”.
Sono tornate anche le difficoltà difensive, a partire dal primo gol dell’Udinese.
“Nelle ultime tre trasferte abbiamo preso nove gol, l’anno scorso li abbiamo subiti in un girone intero. Sono errori individuali e collettivi, dobbiamo metterci più determinazione, perché le seconde palle contro queste squadre vanno vinte. E poi hai la fortuna di andare in vantaggio dopo quattro minuti, non puoi fare una partita così. Anche nel secondo tempo, abbiamo chiuso solo 1-1: siamo partiti meglio, ma abbiamo concesso nove calci d’angolo. Ci sta che al nono ti facciano gol, dobbiamo meditare molto perché questa sconfitta fa male”.
Sente la fiducia dello spogliatoio? Ci sono strascichi della stagione scorsa?
“Strascichi no, abbiamo fatto una stagione molto molto positiva, con due trofei e uno scudetto giocato fino all’ultima giornata. È normale che quando sei l’Inter e perdi tre partite su sette si fanno tanti ragionamenti. La prestazione di oggi ci lascia perplessi, fermo restando che sono io il primo responsabile: devo fare di più e meglio”.
Ma che spiegazione si dà? “Dovevamo vincere più duelli ed essere più determinati”.
La percezione è che i suoi tre centrocampisti siano disinteressati alla fase difensiva. Così si spiegherebbero tanti gol. È una questione fisica o una questione di approccio?
“C’è un concorso di colpe. Adesso fermarmi a guardare i centrocampisti sia riduttivo: quando si subisce gol è colpa di tutta la squadra. Ci sono errori individuali e collettivi: sull’1-1 abbiamo concesso una punizione colpa nostra, sul 3-1 è saltata la marcatura. Siamo l’Inter e non possiamo permettercelo”.
Al rientro si parte con Roma e Barcellona. Mancherà Brozovic nella prima, cosa spera di ritrovare nella sosta?
“Qualche certezza… Speriamo che non ci siano problemi con tutti i giocatori fuori con la nazionale, noi rimarremo a lavorare con quattro giocatori di movimento più due portieri e tanti ragazzi della Primavera. Aspetteremo chi andrà fuori per riflettere su cosa non ha funzionato”.
Fonte: Tuttomercatoweb
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