CeF: la Lega Serie A pronta ad una rivoluzione, in arrivo un suo canale per lo streaming delle partite

Photo LiveMedia/Ettore Griffoni Trento, Italy, September 24, 2022, Events 2022 Festival dello Sport - Day 3 Image shows: Lorenzo Casini, President of Italian Lega Serie A LiveMedia - World Copyright

Lo riporta calcioefinanza.it: Serie A Canale di Lega – La Serie A punta sul canale di Lega. Dopo l’approvazione delle Linee Guida per il ciclo di diritti tv 2024-2027, da documenti consultati da MF-Milano Finanza emerge una predilezione per la realizzazione della piattaforma proprietaria del campionato italiano. Un progetto che richiede tempo, da qui la scelta della Lega di muoversi con netto anticipo sull’assegnazione dei diritti tv del futuro.

L’eventuale canale sarà lineare e/o on demand e sarà a pagamento, salva la possibilità di eventi promozionali in chiaro. Includerà non solo le dirette delle partite, ma anche programmi di approfondimento. La produzione sarà gestita dalla Serie A direttamente o in collaborazione con società specializzate.

Serie A Canale di Lega – Produzione e distribuzione

La Lega ha a disposizione un centro all’avanguardia a Lissone, ma la realizzazione e la distribuzione del canale potrebbero richiedere l’individuazione di un partner tecnico e commerciale, magari tra gli operatori della comunicazione che in passato hanno comprato direttamente i diritti tv. Già nello scorso triennio, Sky aveva proposto alla Lega di sviluppare un mini-canale per le tre gare di Serie A in co-esclusiva con DAZN.

Rispetto all’ultima volta – quando il canale fu inserito nel bando come “ultima spiaggia” – la Lega sembra fare sul serio, prendendo atto delle mutate condizioni di mercato. In Italia sono attivi molti broadcaster (Sky, Dazn, Disney+, Paramount+, Prime Video, Netflix e via dicendo), ma nessuno sembra più disposto a fare follie per il calcio.

Nell’insieme, però, le piattaforme potrebbero garantire alla Serie A un incasso almeno pari agli attuali 910 milioni. Secondo le linee guida, infatti, il canale potrebbe esser venduto a più operatori in forma non esclusiva e senza limiti di tempo. I contratti di distribuzione e trasmissione potrebbero cioè andare oltre il limite di tre anni previsto dalla Legge Melandri. Ciò consentirebbe ai broadcaster una programmazione a lungo termine e potrebbe invogliarli a offrire di più.

L’alternativa sarebbe la possibilità per la Lega di procedere con una vendita diretta ai consumatori, in modalità cioè B2C. La partita è solamente all’inizio, ma se è vero che l’AD De Siervo punta a vendere i diritti entro la fine della stagione, le discussioni e le trattative entreranno presto nel vivo.