Casini: “L’interesse pubblico giustifica l’intervento dello Stato. Il calcio è il fenomeno pubblico per eccellenza. Com’è possibile che in un settore così ricco ci sia così poca competenza?”
Le parole del presidente Casini alla presentazione del libro Le nuove guerre del calcio di Marco Bellinazzo: “Il primo tema è del rapporto fra livelli nazionali e internazionali, la ricostruzione dei rapporti tra FIFA, UEFA e leghe nazionali. Tiene il sistema? La UEFA non si limita a fare le leghe, organizza un campionato a tutti gli effetti, che è diventato molto più importante di quelli nazionali. FIFA e UEFA hanno provato a investire per capire se un modello costruito in questo modo ancora tiene. Secondo me noi sul calcio siamo a un punto in cui queste domande potrebbero trovare risposte diverse, l’interesse pubblico giustifica l’intervento dello Stato. Bisogna capire il giusto modello per le società di calcio. Sulla società quotata si è pensato di puntare a un certo punto, ma se si guarda anche all’estero sono pochissime. Aveva ragione Carraro, perché danno trasparenza e c’è stata resistenza? O non è il modello adatto? Bisogna capire poi che il calcio è il fenomeno pubblico per eccellenza. In che cosa il ruolo degli Stati e i modelli di partecipazione pubblica che esistono in altri settori possono essere riprodotti nel settore calcio? L’ultimo punto che pongo come domanda è: com’è possibile che un settore così ricco, così seguito, così importante, sia così povero di competenza? Con Marotta abbiamo un’eccezione e infatti lo si chiama sempre, però c’è un tema di debolezza di competenze. Il tema va approfondito: nel calcio, tra i vari tipi di legittimazione del potere, è molto diffusa la legittimazione carismatica. Basta avere carisma e automaticamente viene trasmessa, in maniera istintiva, una certa legittimazione, a prescindere dalle competenze. Questo non è detto che produca una serie di valori che possono servire nel mondo del calcio“.
Fonte: TUTTOmercatoWEB.com