Scrive FanPage, gli haters stanno diventando sempre più un problema anche nel calcio: l’odio dilagante sui social network influisce infatti sulla salute dei calciatori e anche sulle loro prestazioni in campo. Per questo motivo, in occasione dei Mondiali in Qatar la FIFA e la FIFPRO (il sindacato mondiale dei calciatori professionisti) hanno lanciato un servizio di protezione dei social media (SMPS) per i giocatori delle 32 squadre che partecipano alla rassegna iridata.
Lo scopo è quello di contrastare la discriminazione e proteggere la salute mentale e il benessere dei giocatori. Utilizzando questa applicazione infatti i calciatori partecipanti alla Coppa del Mondo avranno accesso a un servizio dedicato di monitoraggio, segnalazione e moderazione progettato per ridurre al minimo la visibilità dell’incitamento all’odio nei loro confronti sui social media e, quindi, proteggere sia i giocatori che i loro fan dagli abusi online durante il torneo.
Il lancio di questo servizio di protezione dei social media è conseguenza degli studi fatti da FIFA e FIFPRO nel giugno 2022 che hanno evidenziato il crescente grado di abuso diretto nei confronti dei calciatori attraverso le piattaforme dei social media durante i tornei internazionali. Da allora la FIFA ha monitorato gli account social di tutti coloro che prenderanno parte al Mondiale in Qatar scansionando i commenti offensivi, discriminatori e minacciosi rivolti al pubblico e quindi segnalandoli ai social network e alle autorità legali per un’azione reale contro coloro che infrangono regole. Adesso, durante la rassegna iridata, squadre, giocatori e altri singoli partecipanti potranno anche optare per un servizio di moderazione che nasconderà istantaneamente i commenti offensivi e offensivi su Facebook, Instagram e YouTube, impedendo che vengano visti dal destinatario e dai suoi follower.
“È responsabilità del calcio proteggere i giocatori dagli abusi che subiscono sempre più spesso dentro e intorno al posto di lavoro. Questo tipo di abuso ha un profondo impatto sulla loro personalità, sulle loro famiglie, sulle prestazioni, nonché sul loro benessere generale e sulla loro salute mentale – ha difatti affermato il presidente della FIFPRO David Aganzo presentando SMPS –. Speriamo che il servizio di protezione dei social media fornisca un punto di partenza per aiutare a difendere i partecipanti dai messaggi offensivi e che le società di social media si uniscano e ci supportino nell’affrontare il problema durante la Coppa del Mondo”.
Testimonial d’eccezione per il lancio di questo servizio è l’ex attaccante del Brasile Willian che ha sperimentato in prima persona le difficoltà legate agli abusi online subendo anche delle minacce di morte per lui e la sua famiglia che lo hanno costretto a lasciare il suo Paese e tornare a vivere in Inghilterra: “Soffrivo molto e la mia famiglia soffriva molto perché le persone hanno iniziato ad attaccarci sui social media, attaccando la mia famiglia, le mie figlie, ed è per questo che ora sto con la FIFA per vedere se possiamo fermare questo genere di cose” ha difatti raccontato l’attuale attaccante del Fulham riguardo al peso che l’odio social ha avuto sulla sua carriera, sulla sua vita e su quella della sua famiglia.
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