Scontri ultras sull’A1, mercoledì in programma vertice Lega-Figc-Governo

Lunedì, intervenuto ad Agrigento, il ministro aveva parlato di “provvedimenti restrittivi” e “improntati a criteri di massima precauzione”. Ospite de L’Aria che Tira su La7 ha poi spiegato che “altri provvedimenti sono in arrivo” e ha preannunciato “direttive di particolare rigore”.

TORNANO LIBERI I TRE ULTRAS DELLA ROMA ARRESTATI
Tre ultrà dei quattro arrestati per gli scontri sull’A1 sono stati già scarcerati ma, avvisa il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, “ci saranno decine di Daspo”. Escono di cella intanto tutti e tre i romanisti accusati di rissa aggravata e presi dopo gli scontri tra supporter napoletani e giallorossi che domenica hanno bloccato un tratto di A1 e seminato il panico nell’area di servizio Badia al Pino. Nella Capitale il giudice non ha convalidato gli arresti di Emiliano Bigi e Filippo Lombardi, presi a casa lunedì dalla Digos e tornati in libertà neanche 24 ore dopo. Il giudice romano non ha ravvisato né necessità né urgenza, quindi neppure la flagranza differita, cioè l’arresto possibile nelle 48 ore dai fatti. Poi nel pomeriggio ad Arezzo il giudice Elena Pisto ha sì convalidato il fermo di Martino Di Tosto, ma l’ha scarcerato.

Domenica Di Tosto era stato arrestato dopo che i compagni lo aveva scaricato, con ferite da taglio alle gambe, davanti al pronto soccorso di Arezzo, poi erano fuggiti. Davanti al giudice, l’ultrà Di Tosto si è avvalso della facoltà di non rispondere, il processo per direttissima è stato aggiornato al 25 gennaio. Fissata invece per domani al tribunale di Napoli l’udienza del tifoso partenopeo, quarto arrestato per gli stessi
scontri. Ai disordini dell’autogrill hanno concorso oltre 300 ultras, metà napoletani e metà romanisti, circa 200 sono quelli individuati finora nelle indagini coordinate dalla procura aretina, col sostituto Laura Taddei, che stanno andando avanti in collaborazione con le Digos di Arezzo, Napoli e Roma da cui provengono relazioni e informative.