Gazzetta: caso plusvalenze, chiesti 9 punti di penalizzazione per la Juventus. Inibizione per Paratici, Agnelli e Nedved
Scrive Gazzetta, stesse richieste di sanzione per tutte le altre società rispetto al primo processo sportivo già celebrato in primavera sul tema plusvalenze, richieste di sanzioni aumentate invece per la Juventus in virtù della maggiore gravità delle condotte contestate rispetto ad allora. È la linea del procuratore Chiné che nell’udienza della Corte Federale d’Appello sull’istanza di riapertura del filone plusvalenze ha chiesto una sanzione di 9 punti di penalizzazione sul campionato in corso: vista la gravità dei fatti contestati e l’impatto avuto dal punto di vista sportivo sui campionati, la richiesta di Chinè è di una sanzione davvero afflittiva e tenga la Juve fuori dall’Europa. Il procuratore ha chiesto anche l’inibizione di 20 mesi e 10 giorni per Paratici, 16 mesi per Agnelli, 12 mesi per Nedved, Garimberti e Arrivabene, 10 mesi e 20 giorni per Cherubini.
L’udienza per l’istanza di revocazione che la Procura federale – con i legali collegati da remoto – ha preso il via attorno alle 12.45, contro l’assoluzione della Juve e di altri otto club dello scorso maggio. Per la Juventus, accanto ai tre legali Bellacosa, Sangiorgio e Apa, presenti in collegamento da Torino anche il nuovo presidente bianconero Gianluca Ferrero e due dei dirigenti oggetto dell’indagine, Federico Cherubini ma anche Fabio Paratici. In aula, oltre al club bianconero, anche Samp, Empoli, Genoa, Parma, Pisa, Pescara, Pro Vercelli e il vecchio Novara e 52 dirigenti, tra cui Agnelli, Nedved e Cherubini. Chinè ha aperto la seduta motivando l’ammissibilità della sua istanza, poi arriverà la formulazione delle richieste di sanzioni. Nello scorso processo aveva chiesto ammende per i club e inibizioni per i dirigenti, ma non è detto che non possa andare oltre e chiedere – alla luce dei nuovi elementi raccolti – punti di penalizzazione.