Juventus, Adani si scaglia contro Allegri: “Ricordate quando parlavo di servilismo?”
Scrive il Corriere della Sera, nel post partita di Juventus-Nantes, con la delusione ancora forte dopo il pareggio contro i francesi e le polemiche per il rigore non assegnato nel finale, Massimiliano Allegri si è sfogato ai microfoni di Sky. A far perdere la pazienza all’allenatore bianconero è stata una domanda dallo studio circa la tendenza della sua squadra ad accontentarsi dell’1-0: «Non è quello che voglio, sono stufo di sentire queste c…e!», la risposta del livornese, una scena che a molti ha ricordato il litigio avuto con Lele Adani nell’aprile del 2019 dopo un Inter-Juve 1-1. E proprio l’ex difensore, che due anni dopo quell’episodio lascerà Sky prima di approdare in Rai, ha voluto dire la sua tramite il proprio profilo Instagram: «Quindi, quando uno vi diceva: “Ma a livello di servilismo come siamo messi?”. Questa volta, senza tirar su gli occhiali ma guardandovi negli occhi, lo capite? Padre tempo opera in silenzio, buonanotte», le sue parole subito dopo quanto accaduto a Torino.
Un rapporto da sempre difficile quello fra Adani e Allegri, diventato quasi una telenovela dopo il celebre litigio del 2019. Uno scontro dialettico continuo da parte dell’ex opinionista di Sky, in netto contrasto con la filosofia di gioco propria dell’allenatore della Juventus. Da una parte il pratico, per cui l’importante è vincere le partite, dall’altra il teorico secondo cui l’allenatore dovrebbe dare un’identità alla squadra anziché affidarsi solo ai suoi campioni: «Si dice che i giocatori vincono le partite, ma non si parla di idee. La Juventus non ha un piano B, se non gioca la palla su Mandzukic», la constatazione di Adani sempre nel 2019 dopo l’eliminazione bianconera dalla Champions per mano dell’Ajax: «Per allenare una grande squadra non basta aver vinto», quanto detto invece nel gennaio 2021 alla Bobo Tv: «Troppe scuse, dovrebbe vergognarsi», l’accusa infine dopo la disfatta nell’ultimo girone europeo. La storia Instagram post Nantes è soltanto l’ultimo capitolo.