Una super-Fiorentina non lascia scampo al Milan: 2-1 al Franchi nel segno di Astori

Foto presa dalla pagina ufficiale della Fiorentina

Da TMW: Nel segno di Davide Astori. A cinque anni esatti dalla morte del difensore, Fiorentina e Milan – due società in cui il suo ricordo non può che essere vivo – si affrontano al Franchi in un match che doveva servire per misurare le ambizioni dei Viola e lo stato di salute dei rossoneri, in vista del ritorno degli ottavi di Champions contro il Tottenham in programma mercoledì. Alla fine la spunta la squadra di casa, con pieno merito: finisce 2-1 grazie alle reti nella ripresa di Nico Gonzalez su rigore e Jovic. Inutile il gol di Theo a tempo scaduto.

Controllo viola – Tre tiri in porta in 20′ e una collezione infinita di calci d’angolo. La prima mezzora è tutta di marca viola: la squadra di Italiano gestisce il possesso e non dà punti di riferimento agli ospiti, incapaci di contrastare efficacemente il palleggio e di innescare esterni e trequartisti. I rossoneri fanno molta fatica a costruire azioni degne di nota; nemmeno il rientro di Bennacer aiuta, anche perché sull’algerino e su Tonali c’è sempre il pressing asfissiante di Bonaventura e Mandragora. L’occasione più grossa capita all’ex Bonaventura ma, come nel match di San Siro, è provvidenziale il salvataggio di Tomori. Non pervenuti Rebic e De Ketelaere, chiusi nella morsa dei difensori e dei centrocampisti di casa (Amrabat non concede spazi al belga, unico lampo nel recupero) e incapaci di essere punto di riferimento per una squadra quasi sempre in affanno. Emozioni al minuto 13, quando si ferma tutto per omaggiare il “capitano per sempre”.

Tomori sbaglia, Nico non perdona – Quello che non era riuscito nei primi 45′ si concretizza immediatamente nella ripresa. Ikoné scherza con Tomori, lo salta con una finta e costringe l’ingenuo inglese ad affossarlo. Rigore ineccepibile, trasformato con freddezza dal solito Nico Gonzalez. La reazione del Diavolo è immediata e in 10′ sono due le occasioni clamorose: Terracciano è strepitoso su Giroud e Theo Hernandez e conserva il prezioso vantaggio.

Pioli si affida (invano) a Zlatan, Jovic raddoppia – Il forcing rossonero dura pochissimo, perché la Fiorentina ritrova subito distanze e automatismi. Dalla panchina, allora, ecco alzarsi Zlatan Ibrahimovic, che entra insieme a Origi e Bakayoko; la serata, però, resta complicata per i campioni d’Italia, contenuti bene da una formazione determinata e in grande condizione. L’abbaglio di Di Bello illude i ragazzi di Pioli (concesso un rigore ma Cabral colpisce la sfera chiaramente con la testa); in pratica è l’unico momento in cui i toscani tremano, perché il controllo nel finale è quasi totale. E arriva il meritato raddoppio, firmato da Luka Jovic e propiziato da due dei migliori in campo, Nico Gonzalez e Dodò. Inutile la sassata di Theo Hernandez nel finale, che rende meno amara la serata: il Milan torna a perdere e subire gol, la Fiorentina vince finalmente contro una delle big.