Juve, conti disastrosi: -239,3 milioni nel 21-22, il rischio è che la situazione possa peggiorare
Il classico viaggio nei bilanci dei club di TuttoMercatoWeb deve fare i conti con una situazione disastrata, soprattutto dall’assenza delle plusvalenze. Mai come adesso i club sono indebitati e devono fare i conti con stipendi troppo alti e un’operatività che è ai minimi storici
JUVENTUS
È davvero una situazione critica quella redatta dal bilancio della Juventus per il 2021-22. Non che quelle prima siano migliori di molto, ma è incredibile notare come il peggioramento sia graduale dal 2017-18 in poi, cioè dall’arrivo di Cristiano Ronaldo, con la scelta di Andrea Agnelli di non fidarsi del proprio amministratore delegato Giuseppe Marotta. Quasi certamente ci sarebbero stati comunque dei problemi, però basta vedere lo storico delle perdite, nonostante le plusvalenze, che fanno spavento: 39,9 milioni nel 2018-19, 92,5 nel 2019-20, 226,8 nel 2020-21, 239,3 nel 2021-22. I ricavi si sono accartocciati fino a 443,4, mentre i costi operativi sono a 468,3, più gli ammortamenti da 196,7. Una enormità.
I diritti televisivi
La Juventus ha lavorato bene per rendersi quasi indipendente dai media. Perché l’incidenza è “solamente” del 38,5 sul bilancio da 443,4 milioni. Situazione che potrebbe abbassarsi in questa stagione, visto che sono state giocate meno partite in Champions League rispetto all’anno prima, solo con il girone. I ricavi da gare sono in linea con San Siro (32,7 milioni), ma con più partite di cartello. In generale il fatturato non è così tragico, anzi, è nettamente il migliore in Italia.
I costi
Sono spaventosi. Eliminando anche Cristiano Ronaldo, che è andato via alla fine di agosto del 2022, ci sono 310 milioni di stipendi che significa 140 milioni in più della seconda, cioè l’Inter. Oltre a quello, c’è la questione plusvalenze: avere fatto tantissimi scambi per avere coperture subito ha portato, nel corso degli anni, ad ammortare cifre pazzesche. E poi bisogna sempre considerare che molti vanno a scadenza, quindi rimangono a inficiare i bilanci per 3, 4 o 5 stagioni. Il -196,7 è un dato senza senso, che nessuno potrebbe avallare, senza avere una potenza dietro come Exor. O un aumento di capitale da 400 milioni.
Effetti pandemia
Tra le pieghe del bilancio si legge: “Lo scenario nazionale e internazionale negli ultimi tre esercizi è stato negativamente condizionato dai rilevanti impatti causati dalla pandemia da Covid-19 e dalle conseguenti misure restrittive per il suo contenimento imposte dalle Autorità amministrative, sanitarie e sportive”. Indubbio, ma la situazione stava prendendo una pessima china già da prima, fra aumenti di capitale e esplosione di ammortamenti per il calciomercato.
Che futuro per la Juventus?
È una domanda semplice, a cui è complicatissimo rispondere. O meglio, se Exor decide di dare continuità aziendale, ecco che le cose potrebbero anche essere cancellate, ma non è previsto un aumento di capitale. La Juventus ha cercato di imitare il Real Madrid e il Barcellona, con un impianto da 42 mila spettatori – neanche sempre pieno – rispetto ai 100 mila degli avversari. Ha provato a creare un brand unico, uccidendo la Serie A acquistando 14-15 calciatori dai 5 milioni di stipendio in su. Niente concorrenza, solo guadagni strutturali. La Juventus ha avuto una grande gestione fino alla cessione di Pogba: poteva essere il Bayern Monaco d’Italia, che qualche volta perde il campionato ma arriva sempre fra le prime quattro, invece si è infilato in un tunnel la cui uscita è unica: investire un sacco di soldi per un progetto che non li riporterà. Ovviamente attenzione alle varie vicende giudiziarie: il rischio che qualcosa finisca davvero male è dietro l’angolo.
Fonte: Tuttomercatoweb.