Gazzetta: inchiesta plusvalenze, le chat di Roma e Lazio nel mirino della Procura. Ipotesi valori gonfiati 30-50%
Scrive Sportmediaset, entrano nel vivo le inchieste delle Procure di Roma e Tivoli sui bilanci di Roma, Lazio e Salernitana, che potrebbero scatenare una nuova bufera sulle plusvalenze. Come riporta La Gazzetta dello Sport, la Guardia di Finanza ha sequestrato in tutto una decina di computer societari e quindici cellulari appartenenti ai sedici dirigenti indagati (manca quello di Claudio Lotito, per via della sua carica di senatore): nel mirino degli inquirenti ci sarebbero le chat tra i vertici dei club, che potrebbero fornire le prove dei reati per cui si sta indagando. Si parla di false comunicazioni sociali, dichiarazioni fraudolente mediante falsa fatturazione e, nel caso della Lazio, anche di emissioni di fatture per operazioni inesistenti. Sempre secondo la Gazzetta si ipotizzano valori gonfiati tra il 30 e il 50%.
Queste nuove indagini si intrecciano inevitabilmente con l’inchiesta Prisma: alla Procura di Roma sono infatti giunti gli atti dei colleghi di Torino, tra cui il dialogo tra gli ex dirigenti bianconeri Cherubini e Bertola riguardo lo scambio Spinazzola-Pellegrini, una delle manovre di mercato nel mirino.
Al momento le dimensioni del caso non sono paragonabili a quelle della vicenda che riguarda la Juventus (per la Roma, ad esempio, si parla in totale di 42,5 milioni di euro di operazioni), ma l’inchiesta è appena partita e nella capitale si respira aria di attesa, anche se il clima al momento resta di grande fiducia.