Mourinho: “Infortuni? Se sabato devo giocare io gioco io, non c’è problema”. Poi a Totti: “Potresti darci una mano”

José Mourinho, allenatore della Roma, commenta così ai microfoni di DAZN la sconfitta per 3-1 nel posticipo contro l’Atalanta: “Non sono d’accordo sul fatto che la palla girava più piano dopo il 2-0, è stata una ottima partita con i nostri limiti. La partita è stata decisa dagli episodi, nel primo tempo abbiamo controllato completamente la partita. Il primo gol è un episodio, abbiamo guardato la palla e Pasalic ha segnato. Abbiamo cambiato qualche giocatore e dopo il 2-1 e ho avuto la sensazione che c’era molto da giocare anche mancavano solo otto minuti. Sono contento dei miei giocatori, se sabato devo giocare io gioco io, non c’è problema. La nostra è una squadra unita che nelle difficoltà sta sempre insieme, penso che anche i tifosi sono orgogliosi della squadra. Abbiamo finito la partita in nove, colpendo un palo. Per me è molto difficile essere critico con i mei giocatori, non voglio dire che il risultato è ingiusto perché le partite sono fatte di episodi però sono super soddisfatto”.

Pagate di più gli infortuni o la sfortuna?
“I pali colpiti vuol dire che crei occasioni, dopo può essere sfortuna o poca efficacia. Dipende. Gli infortuni fanno parte del gioco, oggi abbiamo cercato di proteggere chi ha accusato più stanchezza dopo la gara di giovedì, come Dybala e Matic. Chi ha giocato, penso a Bove e Solbakken, ha fatto una partita molto positiva. Quando eravamo dentro la partita abbiamo preso il terzo gol, ma tutti, non solo Rui Patricio”.

Preoccupato per tutte queste assenze?
“Ogni allenatore anche nelle squadre più forti è un problema quando mancano giocatori, per noi è un grandissimo problema perché Smalling è Smalling. Llorente che si stava adattando bene adesso è fuori. Adesso sarà durissima, magari una sconfitta col Feyenoord poteva farci lottare fino alla fine per il campionato. Sono triste per il risultato ma felice della prestazione”.

Qual è la vera forza di questa squadra?
“Ovviamente non possiamo fare miracoli, però c’è questa empatia tra la squadra e i tifosi. Fuori casa o all’Olimpico la gente capisce sempre i principi di questa squadra. Siamo sempre uniti. Certo, magari sabato potresti darci una mano (riferendosi a Totti in collegamento ndr)”.

Fonte: TMW

LEGGI ANCHE, A Bergamo non c’è storia: una grande Dea manda k.o. la Roma con un pesante 3-1

https://goalist.it/2023/04/24/a-bergamo-non-ce-storia-una-grande-dea-manda-k-o-la-roma-con-un-pesante-3-1/
Lisa Grelloni

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