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Sentite Iervolino: “Rinvio del derby è un precedente molto grave. Noi penalizzati, ma non siamo vittima sacrificale”

“Sono molto dispiaciuto, non si è tenuto conto delle nostre esigenze. Abbiamo assistito alla mortificazione della dignità di una squadra rispetto a un’altra. Sarebbe stato giusto posticipare anche la nostra sfida con la Fiorentina”.

Il presidente della Salernitana, Danilo Iervolino, è intervenuto quest’oggi alla Gazzetta dello Sport per esprimere il proprio rammarico riguardo il rinvio del derby con il Napoli. Un rinvio attuato nel nome dell’ordine pubblico, nonostante il divieto di trasferta ai salernitani, e che ha visto la Salernitana privata di un giorno di riposo per preparare la sfida di mercoledì contro la Fiorentina. Il match con i viola è l’unico a cui non è stato modificata la data. Infatti, Udinese-Napoli (in programma inizialmente martedì 2 maggio) e Udinese-Sampdoria (prevista per domenica 7 maggio) sono state ricollocate rispettivamente a giovedì 4 maggio e lunedì 8 maggio.

La Salernitana è dunque l’unica squadra danneggiata dal provvedimento del prefetto di Napoli, come evidenziato dall’amarezza del presidente Iervolino: “Sono molto dispiaciuto perché la certezza del calendario è un punto centrale della serietà di un’industria come la nostra. È un precedente molto grave, perché viene premiato chi ha fatto più pressione. Non ne faccio un dramma, ma questa decisione ci penalizza sotto tanti punti di vista, come ad esempio il tempo ridotto che avremo per preparare la gara con la Fiorentina. Non si è tenuto conto delle nostre esigenze, abbiamo assistito alla mortificazione della dignità di una squadra rispetto a un’altra. Mi auguro non capiti più. Provo grande amarezza per il mancato coinvolgimento della Salernitana, sarebbe stato giusto parlare della questione in Lega decidendo magari di posticipare anche la nostra sfida con la Fiorentina. Non siamo una vittima sacrificale ma si poteva agire in modo diverso perché la Salernitana inizierà la partita in un ambiente pronto a festeggiare e i nostri giocatori vivranno una situazione di disagio e di pressione”.

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