Serie A, pronta la legge anti-pirateria: pronta ad oscurare i siti fuorilegge
La prossima settimana, al più tardi quella successiva, il disegno di legge 621 sarà in Senato e, se nessuno degli articoli sarà bocciato (improbabile dopo l’unanimità arrivata dalla Commissione al Senato che ha discusso i vari emendamenti presentati), la nuova e attesa legge anti-pirateria sarà realtà. A quel punto mancheranno solo la promulgazione del Presidente della Repubblica e la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. La meta però non era mai stata più vicina per la gioia dei broadcaster, che hanno acquistato i diritti tv, e della Lega Serie A, che con l’ad De Siervo da tempo porta avanti una battaglia contro i siti illegali e il “pezzotto”. Non è ancora stato calendarizzato il giorno in cui a Palazzo Madama ci sarà il dibattito generale, il voto sugli articoli (in sede redigente, in aula, non si possono presentare emendamenti) e poi il voto finale, ma l’iter del provvedimento è terminato. Adesso si attende che il presidente del Senato, La Russa, lo metta all’ordine del giorno. Di certo, però, la… partita sarà chiusa prima della pausa estiva dei lavori parlamentari, la prima settimana d’agosto. Dazn e Sky, titolari dei diritti per il prossimo campionato e ieri in trattativa privata con la Lega (come Mediaset) per quelli post 2024, sarebbero felici se, come tutto fa pensare, per la partenza della Serie A 2023-24 ci sarà una legge in grado di combattere chi trasmette le partite della A. Idem l’intero sistema calcio che nel 2022, rispetto al 2021, ha visto aumentare del 26% il numero degli atti di pirateria sullo sport live. La percentuale però è addirittura impressionante (+178%) se si considera il dato del 2016. Il Ceo di Dazn Italia, Stefano Azzi. ha spiegato: «L’impatto economico è decisamente negativo visto che il comparto sportivo perde fino a 800.000 euro al giorno di fatturato».
Si tratterà di una legge all’avanguardia a livello europeo per la lotta contro la pirateria, un fenomeno che, visti i numeri contenuti nell’indagine Ipsos per conto della Fapav, la Federazione per la tutela delle Industrie dei Contenuti Audiovisivi e Multimediali, è in preoccupante aumento: nel 2022 gli introiti illeciti sono stati 345 milioni, 30 in più rispetto al 2021 (+9%). La stessa indagine ha documentato che il deterrente più efficace è l’oscuramento dei siti, con il 40% dei “pirati” adulti che, dopo aver visto un sito illegale bloccato, si è rivolto ad alternative legali. L’Agcom in questi anni ha oscurato oltre 3.000 siti internet: 1.150 solo negli ultimi 18 mesi, con 500 “pirati” identificati e denunciati. Adesso, con mezzi ancora più efficaci, potrà disabilitare l’accesso a contenuti diffusi abusivamente e combattere la criminalità che fa soldi rivendendo il segnale per esempio con il “pezzotto”.
Quando la legge entrerà in vigore, l’Agcom, in collaborazione con l’agenzia per la cyber-sicurezza nazionale, convocherà un tavolo tecnico al quale parteciperanno i prestatori di servizi, i fornitori di accesso alla rete Internet, i detentori di diritti tv, i fornitori di contenuti e i fornitori di servizi di media audiovisivi. Obiettivo individuare gli strumenti necessari a disabilitare, in massimo 30’, i domini o gli indirizzi IP pirata, attraverso una piattaforma tecnologica unica con funzionamento automatizzato per tutti i destinatari dei provvedimenti di disabilitazione.