È un one man show la prima partita di questa terza giornata di Serie A, che regala al Sassuolo la prima vittoria di un inizio stagione complicato. I tre punti portano il nome e il cognome di Domenico Berardi, che dopo l’estate più difficile della sua carriera torna in campo e guida i neroverdi al successo contro un Hellas Verona che esce a testa molto alta. Due gol per il 10, oltre alla partecipazione dell’1-0 di Pinamonti, e una prestazione da leader che fa sorridere Alessio Dionisi. Bene anche l’Hellas, che si ferma dopo due successi di fila ma si gode il gioiellino Cyril Ngonge, la cui prestazione super non basta per regalare punti ai veneti.
Si sblocca Pinamonti, merito dell’effetto Berardi
La grande sorpresa del Mapei è la presenza in campo dal primo minuto di Domenico Berardi, figliol prodigo, che ha chiarito la sua posizione con il club e che è tornato al centro del progetto della squadra di Dionisi. E sin dai primi minuti la voglia di Berardi è ben visibile: il 10 tocca tantissimi palloni, è sempre al centro del gioco e proprio grazie ad una sua giocata si sblocca il match. Berardi salta un uomo sulla destra, mette in mezzo all’area un cross che il Verona non respinge e su cui si avventa come un falso Andrea Pinamonti, che gira il pallone di testa alle spalle di Montipò per l’1-0 del Sassuolo. Ma il Verona non ci sta, subito il gol si getta in avanti alla caccia del pari: ci prova Duda, poi Folorunsho, ma la palla non vuole entrare. A metà primo tempo il solito Ngonge trova il gol del pari, che viene però annullato per fuorigioco di Folorunsho, che gli aveva servito l’assist. La partita non ha ritmi altissimi, ma le squadre cercano di creare occasioni. È Berardi l’uomo più ispirato, accende e spegne il Sassuolo a suo piacere e la nuova wave aiuta la squadra di Dionisi, che chiude sopra di un gol il primo tempo.
Sempre Ngonge al Mapei, l’Hellas trova il pari con caparbietà
La ripresa si apre subito con una novità nell’Hellas, che inserisce Bonazzoli per Mboula per dare un peso maggiore all’attacco. E il Verona spinge alla caccia del pari, sempre trainato dal solito Cyril Ngonge, che a dieci minuti dall’inizio della ripresa trova il gol dell’1-1. Fa tutto lui, come due mesi fa nello spareggio salvezza contro lo Spezia che lo ha fatto entrare indelebilmente nella storia del Verona con una doppietta: Ngonge si allarga sulla destra, mette in mezzo un pallone molto insidioso che nessuno devia e che lentamente spegne la sua corsa alle spalle di un Consigli per il gol del pari di un Verona caparbio e mai domo.
Berardi versione prime: doppietta e tre punti
Ma la caparbietà del Verona deve fare i conti con Domenico Berardi, ritrovato e in una delle serate migliori degli ultimi anni. Dopo il pari sale in cattedra ancora una volta il 10 del Sassuolo, che dopo pochi minuti dall’1-1 trova ancora il gol. Laurienté imbuca, il 10 si inserisce e con il sinistro incrocia, senza lasciare scampo a Montipò. Dopo un’estate molto complicata, Berardi torna e si riprende il Sassuolo, sigillando pochi minuti dopo la partita. Sempre lo scatenato attaccante entra in area e viene steso da Doig a pochi metri da Montipò: per l’arbitro non c’è dubbio, è calcio di rigore. Dal dischetto di presenta ancora Berardi, che spiace il portiere dell’Hellas e sigla la sua doppietta. +2 Sassuolo, che in classifica diventa +3: i neroverdi vincono la prima partita del campionato, proprio nel giorno del ritorno dell’uomo più importante e interrompono la corsa dell’Hellas, che dopo due successi di fila deve arrendersi alla squadra di Dionisi.
Fonte: Tuttomercatoweb
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