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Corriere Fiorentino: “Apertura della Fiorentina al restyling del Franchi. Presto per capire se Commisso investirà”

La bocciatura del Tar al ricorso di Palazzo Vecchio sul definanziamento, non ha fermato il progetto stadio

Il Corriere Fiorentino si sofferma sul Franchi. La bocciatura del Tar al ricorso di Palazzo Vecchio sul definanziamento, non ha fermato il progetto stadio. L’improvvisa apertura della Fiorentina annunciata dal dg viola Joe Barone («Franchi progetto serio, chiediamo l’apertura di un tavolo col ministro Abodi») anzi, ha fatto emergere il lungo lavoro diplomatico all’interno delle cosiddette «task force»: l’apprezzamento viola, fanno sapere dagli uffici dell’amministrazione cittadina, non nasce da ieri. Da settimane infatti, il dialogo con la Fiorentina si è infittito alla ricerca di una soluzione che risolva il problema dei fondi mancanti (circa 80 milioni) per coprire le spese previste per l’intero restyling dell’opera progettata da Pier Luigi Nervi. Tanto che lo stesso Barone avrebbe già avuto contatti informali con esponenti di governo. L’uscita pubblica della Fiorentina, dopo mesi di «no» («Neanche un penny sul Franchi»), si può riassumere in due punti: la necessità assoluta di trovare uno stadio in cui far giocare la squadra nei prossimi due anni di lavori e l’occasione di poter arrivare a una concessione lunga nel tempo e vantaggiosa dal punto di vista economico.

Per capire se Commisso potrà realmente tornare sui suoi passi e investire denaro fresco sul restyling è ancora presto, di sicuro però l’eventuale arrivo di un evento internazionale come l’Europeo potrebbe portare nuovi introiti e visibilità anche alla stessa Fiorentina (ma anche il Viola Park quell’estate potrebbe ospitare una grande Nazionale e far entrare denaro fresco al club), soprattutto se, come è logico pensare, nel frattempo fosse arrivato il già citato accordo per la concessione a lungo termine del Franchi.

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