Un arbitro di Serie A denuncia il sistema, Rocchi: “Problema suo, se ha delle prove ce le faccia vedere”
Scrive TMW, Le Iene questa sera hanno in programma un servizio di denuncia sul sistema arbitrale italiano e in particolare della Serie A. Un servizio improntato soprattutto sulle polemiche intorno al VAR e all’utilizzo del mezzo tecnologico, il tutto realizzato e confezionato prima della Supercoppa Italiana di Riyad e delle nuove contestazioni emerse lato Napoli.
La trasmissione di Italia 1 ha raggiunto anche Gianluca Rocchi, designatore arbitrale: “Stiamo cercando di spiegare e fare del nostro meglio”, dice all’inviato del programma. E di fronte a contestazioni di possibili meccanismi contorti, si difende: “Lavoriamo in una maniera soltanto per cui non abbiamo grandi problemi. Io sono trasparente con tutti su tutto”. E di fronte alla domanda su sospetti di voti truccati in passato, glissa: “Io rispondo per le mie responsabilità”.
Negato il rischio che ci siano dinamiche interne che influiscano sui giudizi, Rocchi spiega che anche sulla votazione degli arbitri la sua idea è di andare “dritto per la mia strada come ho sempre fatto”. Quindi a Rocchi viene raccontata la contestazione anonima di un arbitro di Serie A in attività, alla quale risponde così: “Problema suo. Se ha delle prove ce le faccia vedere. Nessun problema. Io, vi ripeto, lavoro sempre ed esclusivamente in una maniera soltanto”. E di fronte a una richiesta di maggior trasparenza, aggiunge: “Mah, più di così non so cosa dobbiamo fare, facciamo vedere tutto. Ammettiamo se sbagliamo, più di così, non sappiamo cosa fare”.
Che rispetto c’è per i tifosi del Verona dopo gli episodi subiti con l’Inter? Risponde così Rocchi a Le Iene: “Noi vorremmo una cosa soltanto, che venissimo valutati per l’errore, basta. Il rispetto c’è sempre per tutti. Non devi pensare soltanto alla Serie A. Pensa a un ragazzino che arbitra i giovanissimi, gli allievi, e che può avere un problema e che ha una ripercussione dalla Serie A, tutto qua”. Ma non è stato poco rispettoso sottolineare che il rigore era stato dato e che a sbagliare è stato il giocatore del Verona (Henry, ndr)? “No, perché non ho detto assolutamente niente di particolare”, ribatte Rocchi. Quindi una promessa finale sulla trasparenza del VAR: “Totale, ma io l’ho sempre fatto; quindi, non è che vi devo promettere quello che sto già facendo”. E una domanda evasa solo in parte: arriveremo a commentare prima di una settimana dopo gli episodi incriminati? “Vediamo, non lo so, vediamo”, conclude Rocchi.