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AIA furibonda, partita la caccia all’arbitro traditore. Rocchi corre ai ripari, dentro tutti i big in A

Il gruppo CAN è mosso da “sete di vendetta contro l’anonimo incappucciato”

Scrive Sportmediaset, l’inchiesta della trasmissione Le Iene con tanto di denuncia (mascherata) di un arbitro attualmente in servizio non ha lasciato indifferente l’Aia. E non poteva essere diversamente. Rocchi, al centro di numerose polemiche, ha tenuto mercoledì una call per compattare i vari fischietti in azione ogni weekend: “Non dividetevi, siate uomini – le parole che avrebbe pronunciato il designatore e svelate dal Corriere dello Sport -. Non arretro di un centimetro, fatelo anche voi”. 

Il gruppo CAN, però, riferisce il quotidiano, è “mosso da una sete di vendetta contro l’anonimo incappucciato”. Particolarmente arrabbiato Orsato, al pari Mazzoleni e Carbone, il cui concetto è chiaro: “Chi dissente senza mostrare la faccia non può essere un uomo e quindi non può essere un arbitro”. L’obiettivo di Rocchi, apparso provato come raccontano i ben informati, è quello di compattare il gruppo e di correre meno rischi possibili nei prossimi appuntamenti in campo. Anche perché i club non nascondo più una certa insoddisfazione per i tanti errori tecnici. Da qui l’intenzione del designatore di impiegare, a partire dal prossimo weekend, i più esperti. 

Stop ai giovani per un po’, servono garanzie: non a caso nel 22esimo turno saranno in campo tutti i big: da Massa in Milan-Bologna a Aureliano per Fiorentina-Inter, passando per Marinelli scelto per Juventus-Empoli. Senza dimenticare Orsato per la delicata Lazio-Napoli. D’ora in poi gli errori dovranno essere ridotti al minimo.

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