Weah: “Resto milanista, ma tifo la Juve per mio figlio. Si può?”
George Weah è tornato a parlare pubblicamente dopo diverso tempo. Nel corso di un’intervista rilasciata a Il Giornale, l’ex centravanti liberiano ha trattato diversi temi, tra i quali l’esperienza del figlio Timothy con la maglia della Juventus, la Serie A, il Milan e Maldini.
LA “DINASTIA” WEAH E IL FIGLIO TIMOTHY “Sono orgoglioso di mio figlio. Lo siamo tutti, io, la mamma, i suoi fratelli. Tim non ha ancora 24 anni, gioca in una grande squadra come la Juventus e ha segnato un gol in Coppa del Mondo. Crescerà ancora, diventerà più forte. Io stesso a 23 anni non ero forte come a 30. Tim in Italia migliorerà. E poi gioca nella Juventus, squadra di cui ero tifoso. Non è mai stato un segreto, adoravo Platini e tifavo per lui e la Juventus. Oggi seguo molto calcio in tv e ho visto tutte le partite di Tim: adesso sono felice di vederlo finalmente dal vivo. Ciò che deve fare glielo deve dire il suo allenatore. Io sono stato calciatore, ora sono solo un papà molto orgoglioso“.
LA LOTTA AL VERTICE PER LO SCUDETTO “Chi vince è più forte, il resto sono chiacchiere. Nel calcio le cose cambiano in fretta e per ora non ha vinto nessuno. Tifo Juve e tifo Tim, sarebbe bello che anche lui vincesse lo scudetto al primo anno in Italia, come me. Se ho nostalgia del Milan? Come potrei non averne? A Milano ho trascorso 4 anni e mezzo molto intensi, con grandi compagni di squadra e grandi vittorie. Ho amato il Milan e i suoi tifosi. Io resto milanista, ma tifo Juve. Si può?”.
IL MILAN E LA FIGURA DI MALDINI “Non ho sentito Paolo Maldini dopo il suo addio al Milan, ci eravamo parlati prima, per Tim. Sembrava che fosse interessato a prenderlo dal Lille, poi non se n’è fatto nulla. Mi dispiace per come è stato trattato, ma non sempre c’è rispetto per la storia e Paolo è stato la storia del Milan. E anche da dirigente penso che abbia fatto buone cose. Ha vinto lui l’ultimo Scudetto, no?”.
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