L’Empoli di Nicola espugna l’Arechi: un autogol di Zanoli, i gol di Niang e Cancellieri condannano la Salernitana

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Lo scontro salvezza dell’Arechi tra Salernitana ed Empoli si apre come prevedibile con le due squadre più attente a non concedere azioni agli avversari. Dopo un quarto d’ora entrambe le formazioni reclamano un penalty, ma né il contrasto su Candreva né quello su Cerri viene giudicato falloso. Un po’ a sorpresa il punteggio si sblocca al 23′, quando un cross di Cambiaghi è deviato di testa da Zanoli, con il pallone che assume una traiettoria che inganna Ochoa e si insacca in porta. Sfortunato autogol per il difensore granata. Al 35′ l’Empoli sfiora il raddoppio con Cerri, ma il suo colpo di testa in tuffo esce di poco. La Salernitana risponde al 38′ con Dia, bravo a girarsi in area e calciare di sinitro, con il pallone che esce sul fondo sfiorando il palo alla sinistra di Caprile. Inzaghi è costretto al primo cambio al 41′, complice un problema muscolare subito da Pierozzi, sostituito da Weissman. L’ingresso dell’attaccante israeliano trasforma il modulo della Salernitana in un 4-4-2. Allo scadere del primo tempo, Kastanos si coordina e calcia di destro da fuori area, trovando un super Caprile a deviare sopra la traversa.

La ripresa si apre su ritmi bassi. La Salernitana prova ad attaccare, ma senza creare grossi pericoli alla porta di Caprile. Dopo alcuni tentativi, i granata finalmente trovano il pareggio con Weissman, bravo ad insaccare di testa un cross di Candreva. Si accende l’Arechi che prova a spingere i propri calciatori alla ricerca della vittoria. Passano i minuti e all’85’ il neoentrato Fazzini si incunea in area e viene messo giù da Pellegrino: per Mariani e VAR è rigore. Dagli undici metri Niang batte Ochoa e fredda l’Arechi. Nel recupero Cancellieri riparte in campo aperto, mette a sedere Pellegrino e batte Ochoa. Dopo sei minuti di recupero, l’Empoli esulta per tre punti pesantissimi che condannano la Salernitana, ora a sei lunghezze dalla zona salvezza, ma con una partita in più.