Moglie Mihajlovic: “Esonero Sinisa? Ci rimase molto male. Il Bologna l’ha pagato anche dopo la morte”

Fonte foto: Fanpage

Scrive TMW, Arianna Mihajlovic, moglie di Sinisa, è stata intervistata da Il Messaggero in vista di Lazio-Bologna (due tra le squadre più importanti per suo marito, vista la sua carriera da giocatore e da allenatore).

Arianna, domenica c’è Lazio-Bologna…
“Lo so, è la partita di Sinisa, tornerò allo stadio e mi riavvicinerò al calcio da cui mi ero allontanata. Ci tengono anche i miei maschietti, sono tifosi sfegatati della squadra biancoceleste”.

Un altro bagno di grandi emozioni.
“I tifosi della Lazio sono speciali, non mi hanno mai fatto sentire sola. Amavano Sinisa come quelli del Bologna, sia chiaro. Due ambienti speciali”.

C’è un esonero che pesa, a poche settimane dalla morte.
“Sinisa non se lo aspettava e ci è rimasto molto male, d’altronde lo aveva anche detto. Non si sarebbe mai dimesso, voleva continuare perché la sua voglia di lottare era unica. Il Bologna ha scelto un’altra strada e non posso giudicare: ha onorato lo stipendio di mio marito fino alla scadenza del contratto. Un gesto straordinario, che in un momento di sbandamento mi ha dato delle sicurezze. Il presidente Saputo, Bergamini, Fenucci, Marchetti, Di Vaio: nessuno mi ha dimenticato, una società speciale e una città speciale. Anche con Sabatini c’era un rapporto pazzesco”.

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