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Le pagelle di Inter-Atletico: Arnautovic dottor Jekyll e mister Hyde, Barella è un gigante

Champions League, ottavi di finale di andata, pagelle di Inter – Atletico Madrid.

INTER (a cura di Patrick Iannarelli)

Sommer 6 – L’Atletico spinge a centrocampo e limita in difesa, almeno nel primo tempo. In attacco però produce poco: esce senza paura su Marcos Llorente, controlla una fucilata da parte di Samuel Lino.

Pavard 6,5 – Soffre con Darmian in campo e un centrocampo che fatica, quando c’è Dumfries cambia notevolmente passo. E se attacca fa malissimo. 

De Vrij 7 – Ringhia, limita, recupera, ripiega. Da centrale è totalmente un altro giocatore, giganteggia e non concede praticamente nulla.

Bastoni 7 – Personalità ed esperienza, sbatte la porta in faccia ai due attaccanti colchoneros. La galoppata nel finale fa infiammare San Siro, recapita un bel pallone agli attaccanti nonostante l’ossigeno rarefatto. 

Darmian 5,5 – Balla troppo, compie due sbavature che spalancano la strada a Samuel Lino. Dal 69′ Dumfries 6,5 – La fisicità in fase offensiva si sente, diventa un attaccante aggiunto. 

Barella 7,5 – Un problema al ginocchio fa tremare San Siro, poi fortunatamente si riprende. Gioca una partita di qualità, strappa palloni e pennella cross: in determinate partite alza l’asticella e si trascina dietro tutta la squadra. 

Calhanoglu 5,5 – Serata da dimenticare, troppe leggerezze a centrocampo bloccano il palleggio dell’Inter. Si riscatta nel secondo tempo, ma quando non gira lui non gira più nessuno. 

Mkhitaryan 5,5 – La stanchezza si percepisce, ma commette tantissimi errori. Poi si riprende, Inzaghi capisce tutto e mescola le carte. Dal 72′ Frattesi 6,5 – Quando aumenta la pressione la partita cambia. E l’Inter segna un gol bello pesante. 

Dimarco 6,5 – Nel momento peggiore è l’unico che mette palloni pericolosi in mezzo l’area. Spinge e affonda, come al solito praticamente. Dal 69′ Carlos Augusto 6,5 – Moto perpetuo, chiude la porta in faccia agli avversari in due occasioni. 

Thuram 6,5 – Non è una serata semplice, ma si sbatte a destra e sinistra. Una conclusione centrale, ma si sacrifica per la squadra. Dal 45′ Arnautovic 6,5 – Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde. Sbaglia tre gol clamorosi, poi s’inventa la rete decisiva. 

Lautaro Martinez 7 – Prova, riprova, tenta e ritenta. Cuce il gioco, prova la rifinitura, spaventa l’Atleti. Da vero leader fa a sportellate e non molla un centimetro. Dall’88’ Sanchez sv

Simone Inzaghi 7,5 – Ormai è diventato uno sciamano delle gare secche. Le prepara in maniera scientifica, è un alchimista: l’Inter alla fine vince e rivince, pure in Europa dove non era per niente favorita. Almeno alla vigilia. 

ATLETICO MADRID (a cura di Yvonne Alessandro)

Oblak 6 – Tiene i nervi saldi sulle folate violente dell’Inter nel primo tempo. Alza una diga vertiginosa su Lautaro, il gol di rapina di Arnautovic è inevitabile.

Witsel 6,5 – Come chiude lui lo spazio a Thuram fin qui nessuno nell’arco dell’anno probabilmente. E il bello è che si è reinventato in braccetto. Tiene duro fino alla fine anche quando incombe meno lucidità per lo svantaggio.

Gimenez 6,5 – Quanto si sente il suo rientro. Al netto della gara da sbadiglio contro il Las Palmas, doma senza troppi problemi le incursioni della ThuLa. Quel piedone a sbarrare il diagonale piazzato di Lautaro vale quanto un gol. Esce all’intervallo per problemi fisici. Dal 46’ Savic 5,5 – Che sudata con un Lautaro così imprevedibile. Si fa attrarre spesso dall’argentino e alle spalle lascia campo alle ripartenze. Il nervosismo lo trascina all’ammonizione.

Hermoso 5,5 – Primo tempo ordinato, nella ripresa però cala non riuscendo più ad accorciare con quelle preventive efficaci. Appannaggio del miglior Mario. Dal 68’ Reinildo 4,5 – Troppi duelli fisici persi con Dumfries, spesso anche sanguinosi. È il primo colpevole nell’azione del gol di Arnautovic. In apnea.

Molina 6 – Si intromette nei traccianti dei nerazzurri, arrestando sul più bello reali pericoli. E gli errori di Mkhitaryan nascono anche dai suoi rientri fulminei. Graziato palesemente dall’arbitro Kovacs però su quel tocco di braccio galeotto. Dal 68’ Barrios 6 – Entra per dare quantità e fisico nei contrasti in mezzo al campo, ma come il resto dei compagni viene travolto dal mare nerazzurro.

De Paul 5,5 – Non sarà appariscente, ma quanto corre. Sporca linee di passaggio e si accanisce sugli avversari per riappropriarsi della palla. Quando c’è da rimontare il risultato nel finale alza il baricentro, ma non incide. E ormai è tardi.

Koke 6 – Calma olimpica nella gestione degli spazi congestionati. A lungo andare però viene sovrastato dalla baraonda nerazzurra. 

Saul Niguez 6 – Alle volte danza leggero con Koke anche quando pare non esserci spazio e tempo per farlo. Ma alla lunga si ritrova i nerazzurri appiccicati e anche con doti di palleggio indiscutibili va in affanno. Lascia il campo per fare spazio a Morata. Dal 54’ Morata 5 – Se qualcuno lo ha visto lo comunichi all’Atlético. Fuori posizione e in ritardo, si prende anche un giallo ingenuo. Pregustava già la spizzata vincente a pochi metri da Sommer nel finale, ma è mancata precisione di testa. Delusione cocente per Simeone.

Samuel Lino 6,5 – Le azioni più offensive nascono dalla sua parte. Nella ripresa per poco non devia la rete di Arnautovic sulla linea di porta. Poi sfiora clamorosamente il gol del pari: la traiettoria del tiro si è spenta fuori per questione di centimetri.

Llorente 5 – Nemmeno la copia carbone dell’autore della doppietta col Las Palmas. Nella ripresa viene scansato da Morata e ritorna nella zona di campo natia, in mezzo, e sembra più nelle sue corde. Ma soffre terribilmente le accelerate nerazzurre. 

Griezmann 6,5 – Boa impeccabile tra centrocampo e attacco. Funge più da rifinitore che da puntero, spaziale l’imbucata per Llorente nella ripresa. Solo un grandioso De Vrij gli rovina l’assist al bacio per Llorente. Dal 78’ Correa s.v.

Diego Simeone 5,5 – La poker face studiata a tavolino sulla storia di Morata in dubbio non ha sortito gli effetti sperati. Inzaghi era pronto a tutto, l’Atletico è stato disarmato a livello tattico e di dominio del gioco, il tutto sentenziato dal gol di Arnautovic. Il passaggio ai quarti si complica per il Cholo, ma è pur sempre un solo gol di svantaggio. E al ritorno al Metropolitano sarà guerra.

Fonte: TMW

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