News

Roma, De Rossi: “Felice della prestazione, non voglio parlare di rinnovo, godiamoci la serata”

De Rossi entusiasta per la prestazione dei suoi calciatori

Daniele De Rossi dopo la strepitosa prestazione dei suoi contro il Brighton ha parlato così nel dopo partita: “Ogni squadra, anche le migliori, hanno dei momenti no. Non penso di aver fatto chissà cosa, si è tutto incanalato nei migliori dei modi. Lo ripeto fino alla morte: sono giocatori forti, hanno qualità in attacco. Ci sono giocatori che altre squadre si possono solo sognare. Non faccio niente di speciale, cerco solo di allenarli forte perché serve andare veloci. Loro rispondono con queste prestazioni. Non minimizzo la vittoria e la mia felicità. Possiamo migliorare ancora, ci troviamo comodi quando siamo più bassi. Nel secondo tempo serviva risalire meglio. Sono felice della prestazione e dell’attenzione. Anche ieri ho rotto le scatole, la preparazione della partita è stata diversa. Il Brighton è allenato da un allenatore diverso, io lo amo. Il rinnovo? Fate i bravi… questa serata non va sporcata con altre cose. Conosco questa città, ora si inizia… Io sto bene e non sognavo di togliermi queste soddisfazioni in così poco tempo. Tra due giorni giochiamo contro una squadra forte e con un grande allenatore. Poi tra una settimana andiamo in Inghilterra: se pensiamo che sia finita ci ribaltano. Ora sembra che faccio il fenomeno, ma ai ragazzi avevo detto che l’avremmo potuta vincere lì la partita. Non si tratta di giocatori forti o meno, c’era un divario fisico importante tra Buonanotte e Spinazzola, altri giocatori con una corsa diversa. La condizione di “Spina” mi faceva pensare che quella parte di campo poteva essere una parte in cui avremmo fatto gol. Cosa mi ha detto mio padre, Alberto De Rossi? Purtroppo per te (si riferisce al giornalista, ndr) non hai la fortuna di conoscere mio padre, lui è schivo e riservato. Lavora nel mio stesso posto e io in questi 50 giorni l’avrò visto due volte, l’ho beccato al bar e mi ha detto: me ne vado. Non mi parla quasi mai di calcio, non lo faceva neppure prima, ogni tanto lo chiamo io, parliamo di risorse umane e mai di tattica. Io ho ereditato da lui la passione per questo lavoro, le idee e anche il modo di relazionarmi con la gente. Viene allo stadio e mi fa piacere che si stia godendo insieme a me questi cinquanta giorni”.

LEGGI ANCHE: La Roma domina, 4-0 al Brighton e qualificazione ai quarti ad un passo