Scrive TMW, nel suo intervento a Roma, dopo la riunione degli arbitri, il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, ha parlato anche di come si sta difendendo dalle accuse per il cosiddetto dossieraggio: “Tutta l’attività di dossieraggio, cosa che mi è stata comunicata a Perugia dove sono parte lesa, è fatta da contenuti falsi. Ho dovuto, pur non essendo indagato, chiedere di essere indagato. So che è una contraddizione ma era necessario da parte mia fare questa scelta. Nessun magistrato mi ha rivolto nessuna accusa, sia chiaro, e mi sono dovuto fare indagare per difendermi, contro il secondo dossieraggio, che sono le falsità di qualcuno che si diverte con veline anonime. Credo che la fonte sia sempre la stessa.
Ho esibito documenti ufficiali con data certa e tutto ha avuto risconto e risposta. Ho chiesto che ci sia l’accertamento della verità, è giusto che i magistrati svolgano serenamente il loro lavoro ma se ci sono delle responsabilità voglio sapere i nomi dei mandanti di questo dossieraggio”.
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