Continuano ad essere in crescita gli stipendi per gli allenatori di Serie A. I 20 mister della massima serie sono passati ad un totale aggregato pari a 36,25 milioni.
Nella classifica sugli stipendi degli allenatori, al comando troviamo Massimiliano Allegri della Juventus con un ingaggio da 7 milioni, al secondo Simone Inzaghi, mister dell’Inter, con un ingaggio da 5,5 milioni. Sale sul podio anche Stefano Pioli del Milan, con uno stipendio da 4 milioni. Giù dal podio Gian Piero Gasperini che sta disputando un’ottima stagione con l’Atalanta e Maurizio Sarri con la Lazio, entrambi con un ingaggio da 3 milioni.
Tra le squadre di Serie A c’è anche chi sta pagando addirittura tre allenatori causa esonero. Per esempio è il caso del Napoli, iniziata la stagione con Rudi Garcia, dopo l’addio di Luciano Spalletti in seguito alla vittoria dello Scudetto (oggi ct della Nazionale italiana), poi sulla panchina partenopea è arrivato Walter Mazzarri, il quale aveva un ingaggio da 1 milione, e poi oggi Francesco Calzona, il quale percepirà 400mila euro da qui a giugno. A settembre l’Empoli di Corsi ha esonerato Paolo Zanetti (stipendio da 600mila euro), poi a gennaio esonerato Andreazzoli (ingaggio da 600mila euro anche per lui), per fare posto a Davide Nicola odierno mister azzurro, il quale ha il medesimo ingaggio dei suoi due predecessori, ed il compito (difficile) di salvare l’Empoli. Anche in casa della Salernitana, triplice cambio stagionale in panchina. Ad ottobre è arrivato l’esonero di Paulo Sousa (ingaggio da 1,1 milioni), poi quello recentemente di Filippo Inzaghi (550mila euro), adesso c’è Fabio Liverani che da qui a fine stagione percepirà circa 200mila euro. L’Udinese ad ottobre ha esonerato Andrea Sottil (ingaggio da circa 300mila euro), al suo posto Gabriele Cioffi con uno stipendio da 700mila euro. La Roma invece ha esonerato José Mourinho (ingaggio da circa 7 milioni, la Roma per averlo cacciato dovrà pagargliene 9 fino a giugno) per fare spazio a Daniele De Rossi, il quale ha uno stipendio da 350mila euro.
Massimiliano Allegri è tornato sulla panchina della Juventus nel 2021, oggi è in lizza con i bianconeri per un posto in Champions League, attualmente è dietro solamente all’Inter di Inzaghi che viaggia ad alta velocità. Max ha un contratto con la squadra di Torino fino a giugno 2025, dunque si trova ad un anno dalla scadenza naturale. Il futuro è ancora tutto da scrivere, ma difficile pensare che in caso di Champions il tecnico toscano possa andarsene, alla base di tutto dovrebbe verificarsi una risoluzione contrattuale consensuale. Niente fa presagire ad un rinnovo imminente, ciò è confermato da queste parole “Firmare oggi in bianco? Ora non firmerei niente – ha detto Max Allegri in conferenza stampa-, ho un altro anno di contratto”.
Simone Inzaghi è l’allenatore dell’Inter dal 2021, l’Inter è la capolista in questo campionato e viaggia spedita verso la seconda stella, inseguita da Juventus e Milan. La squadra nerazzurra sembra essere ogni anno più forte, nella precedente stagione è arrivata in finale di Champions League con il Manchester City ed ha vinto la Coppa Italia. Quest’anno invece i nerazzurri sono ancora in corsa per la Champions e per la Coppa Italia. A settembre del 2023 Inzaghi ha rinnovato fino al 2025 e l’Inter oggi è al lavoro per blindare ulteriormente il tecnico piacentino.
Stefano Pioli è l’allenatore del Milan ormai dal 2019, il Milan attualmente è in lizza per il secondo posto con la Juventus di Allegri. Il tecnico emiliano ha vinto lo scudetto con i rossoneri nel 2022. Anche Pioli, come i due suoi precedenti colleghi, ha un contratto con scadenza a giugno 2025, con il rinnovo firmato proprio a fine 2022, dopo il tricolore, è diventato uno degli allenatori più longevi nella storia del diavolo. Firmò così un prolungamento biennale con adeguamento poiché il suo contratto scadeva a giugno 2023.
Gian Piero Gasperini è l’allenatore dell’Atalanta dal 2016, un ciclo aperto da lui insieme a Percassi che ha portato la Dea a giocare addirittura in Champions League. Attualmente, in questo campionato, la sua squadra gravita per un posto proprio nella prestigiosa competizione europea, un duello soprattutto con il Bologna di Thiago Motta. Tanti i talenti che sono sbocciati con Gasp in panchina, ed un bel gioco mostrato sempre aumentando la qualità. Sembravano esserci dei dubbi in estate, poi allontanati con un comunicato pubblicato sui canali ufficiali proprio dal club bergamasco, ed una conferma dunque del mister. Da lì è arrivato anche il rinnovo fino al 2025 con opzione per un ulteriore anno.
Maurizio Sarri è il mister della Lazio di Lotito. Egli è alla guida del club biancoceleste dal 2021. Il tecnico toscano ha un contratto in scadenza nel 2025 ma non sembra esserci fretta per trattare un rinnovo. È lo stesso presidente biancoceleste, Claudio Lotito a confermarlo “Ha già un contratto fino al 2025, poi ne riparleremo”, dunque tutto verrà discusso a suo tempo, ora la testa è pienamente concentrata sul campionato e sulle coppe. Tempo poi per decidere il futuro ce ne sarà, probabilmente a fine stagione, anche in base ai risultati raggiunti.
Thiago Motta è l’allenatore del Bologna dal 2022, quest’anno il tecnico sta facendo un vero e proprio miracolo con la squadra emiliana, attualmente al quarto posto in classifica. Dei ragazzi che stanno giocando benissimo, dei talenti che stanno esprimendo con Thiago Motta alla guida tutte le loro potenzialità, da Zirkzee, Fabbian, Orsolini, Ferguson fino a Calafiori. Giovani che sembrano esplosi dando vita dunque ad un gioiellino. Thiago Motta ha un contratto in scadenza a fine anno, il rinnovo sembra essere sempre più lontano, ora la testa è al campionato. Secondo De Laurentiis che l’aveva contattato per il suo Napoli, ha espresso la volontà a fine stagione di allenare all’estero, tra le ipotesi c’è il Barcellona, club in cui tra l’altro ha giocato. Il futuro del tecnico è quindi tutto da scrivere ma dopo aver fatto così bene sarà difficile rivederlo ancora alla guida dei felsinei.
Ivan Juric è l’allenatore del Torino dal 2020, quest’anno in più occasioni ha ribadito di avere una squadra forte e di voler puntare ad un posto in Europa, se non dovesse arrivare in piedi l’idea dell’addio ai granata. Solo uno stimolo a fare di più o c’è altro dietro? Chissà. Il Torino è oggi nel “gruppone” per un posto per l’Europa. Il suo contratto è in scadenza a fine stagione ma è lo stesso Cairo, presidente del Torino a frenare e a lanciare la “sfida a distanza” “Contratto di Juric? Non me ne frega nulla”, una risposta che ha gelato tutti.
Vincenzo Italiano è il mister della Fiorentina dal 2021, l’anno scorso ha portato la squadra viola in due finali, quella di Conference League a Praga e quella di Coppa Italia a Roma, entrambi poi perse. Attualmente la Fiorentina è lizza per un posto in Europa ma il 2024 non è sicuramente iniziato nel migliore dei modi, manca ancora la prima vittoria. Nel suo contratto c’è un’opzione automatica in caso di posto in Europa quest’anno, se così non fosse potrebbe arrivare anche l’addio. Di certo le pretendenti per il tecnico di origine siciliana non mancano.
Claudio Ranieri è l’allenatore del Cagliari dall’anno scorso, in questa stagione sta lottando con il club sardo per non retrocedere. Recentemente, dopo i brutti risultati in A, aveva rassegnato le dimissioni ed era convinto di ciò al 100%. Poi, grazie anche alle parole e alla fiducia in lui riposta dai calciatori è rimasto alla guida dei rossoblù. Il suo contratto è in scadenza a giugno del 2025.
Marco Baroni è il mister dell’Hellas Verona dal 2023, l’Hellas Verona è in corsa per non retrocedere, è questo il difficile obiettivo stagionale. Il suo contratto scadrà a giugno 2024 ma ha un’opzione per un ulteriore anno.
Raffaele Palladino è l’allenatore del Monza ormai da due anni, l’anno scorso ha fatto molto bene con la squadra brianzola e quest’anno sta cercando di ripetere il risultato. Palladino è uno degli allenatori del futuro più interessanti, passo dopo passo come Thiago Motta sta crescendo. Fortemente voluto da Galliani e Berlusconi. Il suo contratto con il Monza scadrà quest’anno a giugno. Il suo futuro potrebbe essere in un club più ambizioso.
Davide Ballardini è il nuovo allenatore del Sassuolo, dopo la soluzione ad interim per una gara con Bigica, è passato infatti dalla Primavera alla prima squadra dopo l’esonero di Alessio Dionisi che è stato il mister neroverde dal 2021 a pochi giorni fa, nonostante il contratto fino al 2025 a causa dei brutti risultati del Sassuolo che giornata dopo giornata è scivolato in zona retrocessione. Prima esperienza in Serie A per Bigica “È successo tutto velocemente – queste le sue parole in conferenza stampa -, dopo la partita con la Primavera di domenica sono stato convocato dalla società che con affetto mi ha assegnato questo incarico. Sono grato al club, sono qui da quattro anni e mi sento di famiglia. Voglio ringraziare mister Dionisi col quale ho avuto grande sinergia. Da quando faccio l’allenatore ho lavorato per questo momento, da giocatore ho bruciato le tappe mentre da allenatore ho fatto gavetta”.” Poi appunto l’ingaggio di Ballardini, il “mago” delle salvezze, che percepisce un ingaggio da 500 mila euro circa.
Eusebio Di Francesco è il tecnico del Frosinone dal 2023, con la squadra ciociara sta proponendo un buon gioco grazie anche al talento dei ragazzi in prestito, uno fra tutti Soulé. Ha un contratto triennale con il Frosinone in scadenza a giugno 2026 e con un’opzione per il 2027.
Gabriele Cioffi è tornato ad essere l’allenatore dell’Udinese l’anno scorso, ha un contratto con la squadra friulana fino a giugno 2025 più un’opzione per un’ulteriore stagione.
Davide Nicola ha raccolto la panchina dell’Empoli dopo l’esonero di Andreazzoli, con lui la squadra toscana ha una media punti da Europa. L’abbiamo conosciuto alla Salernitana come un ottimo combattente, la salvezza con lui è possibile. Nicola ha un contratto a mesi, in scadenza quindi a giugno, con un’opzione di rinnovo solo in caso di salvezza.
Alberto Gilardino è il mister del Genoa, con lui i rossoblù stanno mettendo in luce un ottimo gioco, Retegui e Gudmundsson le stelle, quest’ultimo “uomo mercato”. Gilardino con il Grifone ha firmato un biennale fino al 2025.
Roberto D’Aversa è il tecnico del Lecce, altra squadra che lotta per raggiungere quanto prima la salvezza. Ha firmato un prolungamento con il club salentino fino al 2025 con opzione per il 2026.
Francesco Calzona è l’allenatore del Napoli, arrivato recentemente dopo l’esonero di Rudi Garcia prima e di Mazzarri poi. L’obiettivo deve essere quello di raggiungere la Champions League. Calzona ha un contratto a mesi, scadrà a giugno, lì la strada sua e quella del club partenopeo si divideranno.
Daniele De Rossi è il mister della Roma, ha raccolto la pesante eredità di José Mourinho dopo l’esonero dello Special One. I giallorossi sembrano essere rinati sotto la sua guida e puntano all’Europa. Il contratto scadrà a giugno 2024, è stato preso quindi per fare un traghettatore in attesa di capire come procedere, se continuare a dargli fiducia o se provare a portare un top nella capitale.
Fabio Liverani è arrivato recentemente alla guida di una Salernitana che insegue una difficile salvezza. È il terzo tecnico in stagione dopo Sousa e Inzaghi. Granata che non riescono a lasciarsi alle spalle il posto di fanalino di coda. Contratto fino a giugno con opzione per un’altra stagione in caso di salvezza.
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