Palladino: “Non potrò mai ringraziare abbastanza Berlusconi e Galliani. Il Presidente era un uomo straordinario”
Il tecnico del Monza, Raffaele Palladino ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano francese So Foot. L’allenatore biancorosso ha ripercorso i momenti che lo hanno portato sulla panchina dei ‘Brianzoli‘ e del rapporto con Berlusconi e Galliani, che il 13 settembre 2022, dopo l’esonero di Giovanni Stroppa, decisero di promuoverlo dalla guida tecnica della primavera a quella della prima squadra.
FIDUCIA – “Berlusconi e Galliani hanno deciso di nominarmi allenatore della prima squadra. Non potrò mai ringraziarli abbastanza per la fiducia. Berlusconi ha sempre creduto in me, anche nei momenti difficili, visto che dopo sei partite il Monza aveva solo un punto. Non hanno esitato a darmi le chiavi della squadra“.
I CONTATTI – “Non potevo crederci, quella mattina. Ho ricevuto la telefonata di Galliani. Mi disse che c’era la possibilità, ma serviva l’approvazione del Presidente. Quindi siamo andati a cena nella sua casa di Arcore, avevo una certa apprensione, perché non l’avevo mai visto di persona. Appena ho varcato la soglia era tutto naturale, semplice, bellissimo. Una persona fantastica, umile, molto competente; un uomo straordinario. Dopo un’ora a parlare di calcio, giocatori e politica mi disse che sarei diventato l’allenatore della prima squadra. Poi mi chiese se volevo la squadra immediatamente o dopo la Juventus: io risposi ‘ora’“.
PROGETTO MONZA – “Era volontà di Berlusconi avere una squadra composta da gran parte di giocatori italiani di talento. Abbiamo cercato, anche dopo la sua scomparsa, di conservare una spina dorsale di giovani giocatori italiani promettenti. Credo che sia un valore aggiunto“.