Sentite Juric: “Nel mio triennio c’è una macchia, cinque ko nei derby. Ora voglio battere la Juve”
Ivan Juric, allenatore del Torino, ha così parlato alla vigilia della partita contro la Juventus:
Non è mai una settimana come le altre: come sta la squadra?
“Molto bene. Sono stati molto delusi per Empoli dopo una grande prestazione, ma abbiamo lavorato come sempre”.
Che differenze ci sono rispetto all’andata?
“Rivedendola, sono stati decisivi i calci piazzati. E serve un salto di qualità in attacco, negli ultimi 30 metri”.
Quali sono i punti deboli della Juve?
“All’andata fu un primo tempo equilibrato, poi nella ripresa la sbloccarono sui piazzati e quando vanno in vantaggio hanno grandi strappi in ripartenza. Loro variano un atteggiamento aggressivo e un altro dove sono più compatti: dovremo ribaltare l’azione e avere qualità tecnica e lucidità per segnare”.
Cosa chiederà ai suoi esterni?
“Nela loro parte destra sono pericolosi Gatti, McKennie e Cambiaso, dall’altro parte sono più individuali perché Chiesa è devastante nell’uno contro uno. Dovremo fare tutto bene per vincere”.
Come state preparando i calci piazzati?
“In questi miei derby, su 9 gol ne abbiamo presi 7 sui piazzati. Con loro, qualsiasi cosa fai rischi perché hanno forza fisica impressionante e battitori di qualità. Abbiamo provato sia a zona che a uomo, ci è andata sempre male. Ma voglio responsabilità da parte dei miei giocatori, nei calci piazzati conta tanto la voglia di non prendere gol”.
Il Toro ha un tabù derby: lo percepite nello spogliatoio?
“L’importanza di una gara si basa su ciò che significa per i tifosi. Per i tifosi significa tantissimo, perciò per noi è mega importante. Siamo in un grande momento, mai così bene nel gioco, e possiamo farcela. A Genova mi è successa una cosa simile da giocatore, poi il primo derby vinto in modo sporco non ci siamo mai fermati. Vogliamo questo senso di crederci”.
Cosa può dare Juric in questo momento a livello di mentalità?
“All’andata arrivò in un brutto momento della squadra, per come siamo stati in campo, era il livello più basso del Toro. Ora siamo diversi, anche ad Empoli mi è piaciuto il Toro e adesso dobbiamo raccogliere. L’unico neo che mi do è il derby: il lavoro è stato fantastico, ma non vincerne nemmeno uno su cinque è una macchia”.
Domani può dare un segno indelebile in futura memoria…
“Non in futura memoria…Il lavoro è stato ottimo, ma non vincere nemmeno un derby non è bello. E’ una partita speciale, è un momento speciale: ho grande voglia come tutta la squadra, tanti giocatori sono qui da prima di me e hanno voglia di vincere. La squadra si sente bene, vuole dare una grande gioia che ci meritiamo”.