Fiorentina, Kouame: “Rinnovo? C’è tempo fino al 30 giugno. Vorrei vincere qualcosa qui, anche per Barone”

Fonte Foto: Profilo Instagram Fiorentina

Christian Kouame, attaccante della Fiorentina, ha così parlato in conferenza stampa alla vigilia di Fiorentina-Viktoria Plzen:

Cosa le ha aggiunto l’anno da lei vissuto?
“Tanto, mi è arrivata una grande soddisfazione con la Coppa d’Africa vinta ma vorrei vincere qualcosa anche qui alla Fiorentina. Lo scorso anno abbiamo fatto due finali senza vincere trofei: sarebbe importante non solo per me, ma per quanto vissuto negli ultimi periodi. Sarebbe anche per Joe (Barone, ndr), ci teneva. Dovremo essere bravi a giocare da Fiorentina, solo così potremo riuscirci”.

Avete davvero scelto di puntare sulle coppe?
“No, non credo. Anche in campionato eravamo a un buon punto, eravamo quarti… Siamo in una fase ora in cui certe squadre sono avanti e noi abbiamo altre possibilità per fare qualcosa di grande, anche rispetto allo scorso anno: non abbiamo scelto, ma ci troviamo qui e quindi giochiamoci le coppe. E speriamo di portarci qualcosa a casa”.

Cosa spera per il suo futuro?
“Io ho un legame a Firenze perché qui sono arrivato dieci anni fa. Prima ero a Sesto, poi sette anni dopo mi sono ritrovato a giocare nella Fiorentina: il legame con questa terra è forte, l’unica cosa che mi auguro è di vincere qualcosa. Non ho niente da aggiungere… Poi si vedrà”.

Pensa al rinnovo di contratto?
“No, non ci penso, lascio che sia il mio agente a parlare con la società e se ci saranno novità me le diranno. Ma non penso al mercato, solo a dare il massimo adesso. Poi vedremo cosa succederà alla fine della stagione… Tutti parlano, ma non sto lì a sentire certe cose o queste voci. Per il rinnovo c’è tempo fino al 30 giugno… Penso solo alla Fiorentina”.

Italiano parla sempre bene di lei. Vuole ringraziarlo con un gol?
“L’ho sempre ringraziato. Ricordo quando sono tornato dal Belgio (era in prestito all’Anderlecht, ndr) e non si sapeva il mio futuro: ha voluto assolutamente che rimanesse, dandomi l’occasione di giocare. A una persona così non potevo non dare tutto… Per la fiducia che mi ha trasmesso posso ringraziarlo solo andando in campo e dando tutto. Poi certo, un regalo devo farglielo perché ha sempre creduto in me, anche nei miei momenti di difficoltà, quando non giocavo ed ero incazzato! Ho sempre sentito la fiducia, se domani arriva un gol sarà importante non solo per me”.

Cosa vi portate dentro della doppia ferita tra Roma e Praga?
“È stata dura perdere due finali, anche perché non ci arrivi tutti gli anni. Rispetto allo scorso anno siamo più intelligenti: partite come quella di Plzen l’avremmo persa, andando a cercare un gol avremmo subito un gol in ripartenza. Invece siamo stati intelligenti: non abbiamo vinto ma neanche perso, domani ci giochiamo tutto. Era importante per noi non perdere sul loro campo, adesso avremo il nostro pubblico che ci darà grande mano: lo stadio deve essere una bolgia. Se vinceremo, lo faremo anche con loro. Siamo più consapevoli che se non possiamo vincere, non dobbiamo perdere”.

In quale zona di campo si trova meglio?
“Non ho preferenze, l’importante è entrare in campo e dare tutto. Il fatto di giocare sia punta che esterno significa avere la fiducia dell’allenatore”.

Come vivete nello spogliatoio le difficoltà a fare gol?
“Quando sei un attaccante e non segni dà fastidio. Vale per tutti noi che giochiamo davanti. Dobbiamo continuare a lavorare ed avere pazienza, magari arriverà un gol decisivo. Cerchiamo di dare una mano, ognuno di noi, non è facile quando fai due-tre partite di fila e non segni”.

Fonte: TMW