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Inter, il tesoretto per Bento: da Oristanio a Satriano, 4 riscatti per finanziare l’operazione

I giocatori che possono finanziare l’acquisto del portiere brasiliano.

Fonte Foto: Profilo Instagram Beto

A fine stagione l’Inter con ogni probabilità non riscatterà il cartellino di Emil Audero dalla Sampdoria e andrà sul mercato per acquistare un portiere da affiancare a Yann Sommer per l’annata che verrà. In cima alla lista, ormai si sa da tempo, c’è Bento Matheus Krepski, classe 1999 definitivamente esploso in Brasile. All’Athletico Paranaense tutti sanno che il giocatore ha detto sì da tempo ai nerazzurri e che, in virtù della promessa fatta al portiere, la clausola da 60 milioni valida per l’estero è superata dagli eventi. La richiesta per il cartellino è di 20 milioni e Ausilio e Baccin hanno la possibilità di completare la rosa – chiudendo il mercato, al netto della possibile cessione di un big – a tempo di record.

I soldi arrivano da quattro riscatti?
Operazione che verrebbe poi finanziata grazie al rendimento di 4 prestiti. Il Cagliari, qualora si salvasse, difficilmente non riscatterebbe Oristanio per 4 milioni, lo stesso si può dire per il Brest che oggi sogna addirittura la Champions (è terzo in Ligue 1) anche grazie a Satriano (30 presenze di cui 18 da titolare): non dovrebbe essere un’impresa convincere il club a tenerselo oppure trovare qualche altro estimatore. Lo stesso si può dire di Zanotti che a San Gallo ha giocato 28 partite, tutte da titolare, nel campionato svizzero e che è uno dei punti di forza dell’Under 21 azzurra. Buon ultimo Vanheusden che è in prestito allo Standard con opzione di acquisto a 7 milioni: ha giocato 21, tutte da capitano, ed è difficile che non rimanga nel club dove è destinato a diventare una bandiera.

Le parole di Ausilio
Sulla possibilità di aggiungere italiani e, in generale, rinforzi all’organico Piero Ausilio si è espresso così nel giorno della festa-Scudetto: “La domanda mi piace molto, riconosce il lavoro che abbiamo fatto, cercando di creare uno zoccolo duro di appartenenza all’Inter tramite Dimarco, Barella, Bastoni, Frattesi… Questi sono tutti interisti, ancora prima che italiani. Non penso solo agli italiani ma a gente che gioca anche qui da tanto tempo e conosce il campionato: è questione di qualità. Ci sono ragazzi validi tra gli Under 21, molti sono nostri. Non dimenticatevi di Oristano in prestito, Carboni che ha scelto l’Argentina ma è anche italiano, Fabbian che possiamo ricomprare… La squadra si fa con buona chimica e un numero giusto di calciatori. Due per ruolo, non per forza una rosa da trenta”.

Fonte: TMW

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