Milan, Pioli: “Ora sembra che un secondo posto sia un risultato scadente. Altre cose sono molte chiacchiere”
Stefano Pioli, allenatore del Milan, dopo la sconfitta rimediata sul campo del Torino è intervenuto al microfono di DAZN: “Da sempre quando giochi contro il Toro è una partita molto fisica, fatta di duelli, di seconde palle. Sono stati più bravi di noi in queste situazioni. Uscire dal primo tempo con un doppio svantaggio così… Il Toro non aveva mai tirato in porta ma su due traversoni ci siamo fatti trovare impreparati. Loro sono stati più bravi di noi in quelle situazioni. Poi la partita è stata equilibrata e non siamo riusciti a riprenderla, peccato perché qualche situazione l’abbiamo avuta ma poi non ci siamo riusciti”.
Momento di bilanci. Hai un rammarico particolare per quello che poteva essere e non è stato? C’è una partita che vorresti rigiocare?
“Innanzitutto devo dire che è stato un buon campionato, siamo stati i migliori dei normali. L’Inter ha fatto qualcosa di non normale. Abbiamo avuto continuità, qualità e mentalità che ci ha permesso di raggiungere il secondo posto, che non è mai un risultato così scontato visto che poi alla fine solo una squadra può vincere. L’Inter è stata la più brava e più forte di tutti. I rimpianti nostri devono essere soprattutto volti all’Europa quest’anno. Sebbene abbiamo avuto un girone difficile in Champions c’è mancato veramente poco per superare quel turno difficile, poi basta vedere cos’è riuscito a fare il Borussia Dortmund in tutta l’edizione della Champions. Però poi dopo le stagioni sono così. Il Borussia è arrivato quinto a 25 punti dal Leverkusen eppure va in finale di Champions. L’Europa è un attimo, e se non cogli quell’attimo lì purtroppo poi puoi uscire presto. Champions ed Europa League sono i nostri rimpianti, questo è sicuro in questa stagione”.
Il Milan è la decima peggior difesa del campionato.
“I grandi numeri non mentono mai. Abbiamo fatto tanti gol e ne abbiamo subiti troppi. Alcune situazioni non siamo riusciti a gestirle, né collettivamente e a volte individualmente com’è successo stasera. Sul primo gol siamo in superiorità numerica però non riusciamo a marcare bene l’avversario. Il nostro tallone d’Achille di quest’anno è stato il prendere troppi gol, non ci ha permesso di raggiungere i risultati che volevamo”.
Che settimana si immagina? Di saluti? Di ultime cose?
“Capisco la domanda. Non lo so. Sono sempre stato così, vivo il momento e la situazione e cerco sempre di affrontarlo con più equilibrio possibile, ma anche con tutta la passione ed i sentimenti che ho. La vivrò insieme ai miei giocatori. In questi anni abbiamo fatto salire le aspettative di tutti, ora sembra che un secondo posto sia un risultato scadente. Sapete benissimo che non è così. Tutti i giocatori che ho avuto durante questo percorso mi hanno dato tanto. Abbiamo avuto un grande rapporto, io ho dato e anche loro mi hanno dato. La vivrò insieme a loro, la vivremo anche con Giroud e Kjaer che sappiamo già che lasceranno la squadra la prossima stagione. Sarà una settimana piena di emozione per tutti”.
Se guarda al tatuaggio che ha fatto per lo scudetto a cosa pensa?
“Questo rimane. Onestamente volevo aspettare la settimana prossima a fare i bilanci, ma una cosa penso si possa dire. Io valuto il mio lavoro, da sempre e ovunque ho lavorato, per quello che trovo da allenatore e per quello che lascio. E poi dopo ognuno farà le valutazioni che deve fare. Io ho trovato certe situazioni, lascio, se lascerò il Milan, un’altra situazione. Altre cose sono molto chiacchiere e pochi contenuti”.
Fonte: TMW