Ranieri si gode la salvezza: “Le vittorie con il Cagliari mi segnano”. E non risponde sul suo futuro
Claudio Ranieri, allenatore del Cagliari, ha parlato ai microfoni di DAZN: “Le vittorie con il Cagliari mi segnano profondamente perché la mia carriera è iniziata qui, è al di sopra di tutto. C’è tanto lavoro e colgo l’occasione per ringraziare tutti i collaboratori, veramente tutti, perché Cagliari è una famiglia. I nostri parenti sono tutti i tifosi e li sentiamo vicini: nei momenti difficili ci hanno dato supporto, ci hanno fatto sentire sempre a casa. Ci è dispiaciuto non poter ringraziare, perché sono venuti in tutte le trasferte fatte e ne abbiamo vinte solo 2, ma questa è stata la più importante e ci siamo riusciti. regalo alla squadra come Fabregas? Una vacanza pagata mi sembra un po’ troppo (ride, ndr). Aspetto prima il presidente, poi il capitano, poi toccherà a me (ride, ndr). Sono in tanti e da tanto tempo che mi chiedete del mio futuro. Con il presidente non c’è problema, lasciatemi godere questa giornata, lasciatemi tranquillo. Le mie mancate dimissioni è stato il momento decisivo: andai davanti ai ragazzi e gli ho detto che avevano bisogno di un altro allenatore. Solitamente la squadra sta a testa bassa quando un allenatore dice questo, mentre loro mi hanno detto che dovevo restare per salvarci. Dopo loro si sono parlati tra di loro e abbiamo fatto le partite come dovevamo, anche sbagliandone qualcuna. Siamo saliti in Serie A e volevo restare nel massimo campionato. Non è mai bello indicare un giocatore, ma voglio dire che il Cagliari è veramente una famiglia, includendo tutti. Questa è la forza di questa squadra“.