Lazio, Lotito perseguitato si fa mettere i telefono sotto controllo: “L’ultimo mi ha chiamato 3′ fa, vogliono che venda la società”
Claudio Lotito, presidente della Lazio, è così intervenuto a Il Messaggero: “L’ultimo mi ha chiamato tre minuti fa… Minacce, insulti. Chiamano con lo sconosciuto e pensano che non li scopro, ma adesso scopriamo chi sono. Vogliono che venda la società, ma la Lazio non è in vendita”. Adesso scenderà in campo la Digos per provare a dargli una mano nella caccia ai tormentatori seriali. E ancora: “Io sono da sempre un combattente e mai un reduce, ma a tutto c’è un limite e qui è stato superato. Stampano manifesti, li attaccano sui cavalcavia… Si rende conto? Sono presidente da vent’anni e non mi sembra che la Lazio stia fallendo. Dopo la Juve è il club con più trofei in Serie A, ha sempre posizioni decenti in classifica, i conti in ordine e un fatturato trasparente. Non sono mica una cicala, ma una formica. Lo sa che in biglietteria ho ancora il nipote di Cragnotti? E che non ho mai chiesto un euro per un’auto aziendale o un rimborso? E poi lo stipendio: la Consob mi ha costretto ad assegnarmi un emolumento”.