Davide Ferrerio, il tifoso del Bologna in coma da due anni a causa di un brutale pestaggio. Il padre scrive a Mattarella
“Da due anni ci troviamo a far compagnia a mio fratello dentro un ospedale”. A parlare è Alessandro, il fratello di Davide Ferrerio, in coma da due anni dopo essere stato pestato per uno scambio di persona a Bologna. “Quella maledetta sera questi mostri hanno deciso di stroncare la vita di mio fratello, un ragazzo che non avrebbe mai fatto male a una mosca come gli hanno insegnato i genitori”.
In questi due anni, nessuna delle persone coinvolte nel pestaggio ha cercato di contattare la famiglia di Davide per scusarsi. “La cosa incredibile è che queste persone non si sono mai pentite di quanto fatto – ha aggiunto Alessandro Ferrerio -. Anzi, hanno sempre solo rivendicato il loro gesto come se ne andassero fieri. Dopo la sentenza di secondo grado nei confronti Nicolò Passalacqua, noi siamo rimasti sconcertati e delusi perché l’aguzzino del proprio fratello in qualche modo premiato con uno sconto di pena di otto anni fa capire che c’è qualcosa che non va. Ci devono essere pene severe nei confronti di queste persone che non rispettano le vite. Il vuoto di un fratello che non c’è, non si può colmare. Ogni giorno ci troviamo ad affrontare questa vita per colpa di queste persone.”. Alessandro Ferrerio si è rivolto poi direttamente agli aggressori del fratello: “Hanno distrutto il fiore più bello che ci potesse essere – ha detto -, si sono permessi di compiere un’atrocità impensabile”.
Fonte: TGCom24