Fiorentina, Commisso: Commisso: “Lascerò la Fiorentina sana. Con la Juve ho fatto io gli affari. La politica non ha aiutato per lo stadio di proprietà”
Rocco Commisso ha rilasciato una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport: “Assolutamente no, la Fiorentina è una questione di cuore e ha il nostro massimo impegno: io e mia moglie Caterina amiamo Firenze. Ma le proprietà nel tempo cambiano, è fisiologico. Quando un giorno accadrà, la Fiorentina sarà, come adesso, una società senza debiti, solida, con strutture importanti, come il Viola Park e speriamo anche un nuovo stadio.
Certe vittorie sono arrivate grazie a situazioni debitorie assurde che hanno portato i club quasi alla bancarotta e poi nelle mani di Fondi per la mancata restituzione da parte delle proprietà dei prestiti ricevuti. E io mi chiedo ancora se chi ha vinto in certi anni poteva essere iscritto al campionato.
Stavo per comprare il Milan poi è finito a mister Li e sapete come è finita. E Zhang? Non si sa più dov’è… Anche lui costretto a lasciare l’Inter, indebitata col Fondo Oaktree. Poi c’è il caso Juve: da Ronaldo in poi Exor in cinque anni ha dovuto mettere 900 milioni di euro per sistemare i bilanci, nonostante i ricavi annuali fossero superiori a 450 milioni, più del triplo di quelli della Fiorentina. Dei club a cui possiamo paragonarci, per dimensione e ricavi, solo l’Atalanta ha fatto meglio di noi come risultati, ma il loro progetto, compreso di infrastrutture, è partito prima. Le altre no, non posso invidiarle.
Tocca un tasto dolente. Il sistema italiano purtroppo è una disgrazia, non solo per noi, ma per chiunque voglia creare e investire. I Comuni sono proprietari di tutto e mettono mille paletti che alla fine dissuadono i privati ad andare avanti. I proprietari degli stadi devono essere i club, non i Comuni. Franchi? Il mio più grande fallimento. È assurdo dopo 100 anni non poter fare uno stadio nuovo a Firenze o vicino Firenze. Che devo dire? Non controllo la burocrazia, ma la politica non ha aiutato la Fiorentina nel percorso di modernizzazione. All’estero ovunque andiamo troviamo stadi moderni. Speranze di uno stadio di proprietà? No, il Comune ha preso i soldi dello Stato, ora finisca la ristrutturazione. Purtroppo se non saranno rispettati i tempi a subire le conseguenze saranno i tifosi e la Fiorentina”.