Lo sfortunato autogol di Joronen decide il Derby del Veneto. Il Verona piega il Venezia per 2-1
Pronti via, è il Venezia passa a passare in vantaggio dopo soli 2 minuti: Nicolussi Caviglia batte verso l’area un calcio d’angolo dalla sinistra e Gaetano Oristanio è il più lesto di tutti insaccare da distanza ravvicinata, sorprendendo la difesa scaligera.
I padroni di casa non demordono e, anzi, trovano il mordente necessario per provare a recuperare lo svantaggio, andando vicini alla rete dell’1-1 con Lazovic, che raccoglie un cross di Bradaric colpendo di testa il pallone, che sfiora la porta difesa da Joronen.
Ma è solo il preludio al gol del pareggio, che arriva dopo nemmeno 5 minuti: ad insaccare è Casper Tengstedt che sugli sviluppi di un calcio d’angolo batte al volo la palla spiazzata da Mosquera per il pareggio del Verona.
Nonostante le diverse occasioni da gol create dalla compagine guidata da Zanetti, che ha provato in ogni modo ad andare negli spogliatoi con almeno un gol di vantaggio sugli avversari, la prima frazione si chiude sul punteggio di 1-1.
A 10 dalla fine arriva l’episodio decisivo, che cambia la partita in favore degli Scaligeri: Kastanos lasciato solo colpisce di testa, il pallone tocca la traversa prima di trovare la deviazione decisiva sulla schiena Joronen, il cui autogol lascia partire l’urlo di gioia del Bentegodi.
Il risultato non cambia più, l’Hellas Verona ritrova il successo dopo 3 turni senza vittorie, portandosi nelle acque più tranquille della classifica, con 9 punti in saccoccia. Dall’altra parte, nero profondo per Di Francesco e per il suo Venezia, beffato dopo l’iniziale vantaggio di Oristanio, che resta nella preoccupante zona rossa, ad un solo punto di vantaggio dal fanalino di coda Monza.