Juve, deturpato lo stipendio del top player: tolto il 15% dei guadagni | Non ci può fare niente
E’ accaduto veramente! Lo stipendio del fuoriclasse è stato ridotto senza che lui abbia potuto farci nulla.
La riduzione dello stipendio da parte dei calciatori è una pratica che, pur non comune, si verifica in particolari circostanze, spesso per sostenere il club o garantire la sostenibilità economica della squadra.
In molti casi, questa scelta si collega a situazioni di crisi finanziaria o all’intenzione del giocatore di favorire l’ingaggio di nuovi rinforzi.
Uno dei casi più noti riguarda Lionel Messi, che nel 2021 si era offerto di dimezzare il proprio ingaggio per rimanere al Barcellona. I problemi di regolamenti finanziari della Liga impedirono comunque il rinnovo.
Queste scelte non sempre rispondono a necessità economiche immediate, ma possono derivare anche da una strategia di lungo termine.
Il legame con la Juventus
Gianluigi Buffon, ex portiere della Juventus e della Nazionale italiana, ha raccontato dettagli della sua carriera in un’intervista, soffermandosi su cosa significhi rappresentare la Juventus. Essere parte del club, secondo Buffon, va oltre il calcio: è un impegno morale e professionale, che coinvolge il dovere verso i proprietari e soprattutto verso i tifosi. Buffon ha sottolineato come molte sue scelte siano state influenzate dal desiderio di incarnare i valori della squadra, che rappresenta una parte significativa del panorama calcistico e industriale italiano.
Tra i ricordi di Buffon emerge il rapporto con Marcello Lippi, figura che lo ha guidato nei suoi primi passi con la Juventus. Lippi, con la sua esperienza e credibilità, lo preparò a gestire le aspettative e le pressioni del grande pubblico. Secondo Buffon, i consigli del tecnico furono fondamentali per affrontare il percorso nella squadra bianconera, costruendo quella mentalità vincente che lo ha contraddistinto.
Calciopoli e la retrocessione
Buffon ha ricordato con orgoglio la sua decisione di rimanere alla Juventus durante il difficile periodo della retrocessione in Serie B, nel 2006, a seguito dello scandalo Calciopoli. A 28 anni, nel pieno della sua carriera, scelse di restare, ritenendo fosse la scelta giusta sia dal punto di vista personale che per rispetto verso il club e i tifosi. Questo gesto, secondo Buffon, gli ha permesso di mantenere il rispetto per sé stesso e per i valori della squadra.
Durante quel periodo, Buffon propose volontariamente una riduzione del 15% del suo stipendio, un gesto che dimostrò la sua lealtà verso la maglia bianconera. Disse chiaramente alla dirigenza che non era una questione economica, ma proprio di lealtà e responsabilità verso la squadra e i tifosi.