“Roma, ritorno in panchina”, De Rossi lo ammette I Clamoroso dietrofront, i tifosi restano senza parole

De Rossi sembra essere pronto al ritorno, e nessuno se lo sarebbe mai aspettato. Cosa sta accadendo all’ex allenatore giallorosso?

Daniele De Rossi alla Roma è stata una scommessa di cuore, più che di curriculum. È arrivato a gennaio 2024 dopo l’esonero di Mourinho, in un momento in cui la squadra era un po’ alla deriva. Nessuno sapeva davvero cosa aspettarsi, ma i tifosi lo hanno accolto come un figlio che torna a casa.

Lui, da ex capitano, ci ha messo subito grinta, idee semplici ma chiare, e soprattutto quella romanità che a Trigoria mancava da un po’. Ha ridato fiducia a giocatori che sembravano spenti, ha sistemato la squadra senza stravolgerla, e in poco tempo ha fatto vedere un bel calcio.

I risultati? Più che positivi. La Roma ha ripreso quota, ha lottato per la Champions fino alla fine e si è giocata le sue carte in Europa con dignità. Certo, qualche passo falso c’è stato, ma il clima attorno alla squadra era cambiato. Era tornato un certo entusiasmo.

De Rossi non era lì solo per fare da traghettatore: si è guadagnato rispetto e considerazione. E ora, anche se il futuro è ancora da scrivere, la sensazione è che il suo legame con la Roma sia solo all’inizio di un nuovo capitolo.

Un addio che nessuno si aspettava

L’avventura di Daniele De Rossi sulla panchina della Roma è finita un po’ come quelle storie che ti lasciano l’amaro in bocca. Non per i risultati, ma per come è successo tutto. Era arrivato in un momento complicato, aveva rimesso insieme i pezzi, portato entusiasmo, e pure qualche bella prestazione. E poi puff, esonero. Così, da un giorno all’altro.

I tifosi ci sono rimasti male. Lui per primo, probabilmente. Non c’erano stati segnali evidenti, né crolli clamorosi. Solo la sensazione che la società avesse già deciso un’altra strada. Una scelta che, detta tra noi, sa un po’ di fretta. Ma Daniele, come sempre, ha incassato da signore. Niente polemiche, solo silenzio e dignità.

Un amore che non si spegne

E ora, eccolo di nuovo. Non in panchina, ancora no, ma in pubblico, premiato al Coni per il suo impegno con l’Ostiamare. È lì che ha rotto il silenzio, parlando un po’ del presente, un po’ del futuro. Ha scherzato dicendo che continuerà a seguire la Roma, ma dietro quella battuta c’è tutto il suo legame con quei colori. Non è uno che recita: quando parla della Roma, gli si accendono gli occhi.

Ha anche detto di avere un ottimo rapporto con i Friedkin, e non è un dettaglio da poco. Il suo “ritorno”, in fondo, non è fatto di contratti o scrivanie. È una questione di pelle, di identità. Ha spiegato “La mia passione è allenare, e so che tornerò su una panchina” (Corriere dello Sport). Magari all’estero, magari altrove. Magari di nuovo a Roma dopo Ranieri!