Moggi show: “La Juve ha sempre vinto sul campo. Calciopoli? Fiorentina e Lazio non potevano retrocedere, ho le prove”

Scrive Repubblica, uno show che ha strappato applausi a scena aperta, un pacchetto sventolato in aria: “Qui c’è una chiavetta, qui c’è tutta Calciopoli”. È stato Luciano Moggi stamattina all’Allianz Stadium l’ospite a sorpresa dell’assemblea dei soci della Juventus. Per qualche minuto è tornato alla ribalta con immutato entusiasmo: “Devo dire che in tanti si domandano perché ho chiesto di venire e di parlare. Ci ho pensato su, prima vi vedevo tutti tifosi dalla tribuna mentre adesso sono con voi”.

Moggi ha preso la parola in qualità di azionista, in coda a una serie di interventi che – tra tifo e polemiche, tra ringraziamenti e critiche – hanno preceduto il voto per l’approvazione del bilancio del club bianconero. “Sono venuto per capire – ha messo in chiaro Moggi – perché non tengo molto conto di quello che leggo e sul bilancio della Juventus a leggere i giornali sono catastrofici. Invece qui sento delle cose che non mi sembrano quelle rappresentate dalla stampa”.

E ancora: “Poi sono venuto per ringraziare Agnelli: nove scudetti non si vincono con facilità, sono cose che difficilmente si riescono a capire ma che chi è dentro sa – ha continuato l’ex direttore generale del club – Ringrazio Andrea Agnelli per quanto fatto in una società che non si è mai difesa, facendosi cadere addosso tutto. È diventato un giocattolo nelle mani dei tanti, specialmente dei media”. Il riferimento è alle accuse mosse alla società: “La Juve vince perché ruba”, cita Moggi. “Questo è assurdo – insiste – la Juve ha vinto sempre sul campo. E non ha mai rubato niente a nessuno, forse ci hanno rubato qualcosa, sul diluvio del Curi a Perugia. L’anno dopo con la Roma che vinceva il campionato quando il presidente del Coni cambiò le regole in corso facendo giocare Nakata a Torino che decise la partita facendo un gol”. L’intervento di Moggi spazia toccando più questioni: “Per il passaporto l’Italia è questa, si canta Fratelli d’Italia e guardate chi fa il team manager dell’Italia: quello che ha contraffatto il passaporto di Recoba“.

L’intervento diventa una questione personale: “Vi ringrazio, ho ammirato, conoscevo la famiglia, è difficile da spiegare. Tutto questo discorso fatto contro la Juve è qualcosa che dipendeva. Visto e considerato che nella sostanza io sono abituato a vivere e non a esistere, combatto con Calciopoli perché siamo stati indicati colpevoli di cose che hanno fatto altri. Qui c’è un cofanetto con una chiavetta con tutta Calciopoli. Presidente, sentirai Carraro che dice che Fiorentina e Lazio non possono retrocedere, che non bisogna aiutare la Juventus“. Intervento concluso allo scadere del tempo ma ripreso qualche minuto dopo con immutata verve: “Se è vero che è stato riaperto il caso plusvalenze perché pensano di aver trovato cose nuove, è altrettanto vero che dovrebbe essere riaperta calciopoli perché è una ferita che non si rimargina né per noi né per la Juve. Sono sei anni che lavoriamo a questo cofanetto”.

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