Stankovic: “Giochiamo ogni partita come fosse l’ultima, serve tranquillità”. Poi ricorda Mihajlovic

L’allenatore della Sampdoria Stankovic ha parlato ai microfoni di DAZN: “Una prestazione dignitosa, i ragazzi hanno giocato un buon calcio, la Lazio ha campioni, ma la nostra prestazione è stata ottima. Ci manca la lucidità davanti la porta, lo dico ai miei giocatori che non possiamo creare molte occasioni in una partita. Continuo a lavorare per cercare di migliorare le prestazioni, questa sera ci è mancata quella davanti la porta. La lucidità non so se si allena, ma quando non sei fisicamente preparato ti manca, ma i ragazzi sono ben preparati, hanno tenuto botta per 95 minuti, serve più tranquillità. Giochiamo ogni partita come se fosse l’ultima, per questo non sono lucidi, affrettano la decisione, ma non posso rimproverarli. Il mio lavoro è al centro sportivo e cerco di tenere i ragazzi pronti ad allenarsi bene, proteggerli da tutte le cose esterne. Sono un uomo di spogliatoio, di campo, di gruppo, che vuole allenare questi ragazzi per migliorarli giorno dopo giorni. Continuiamo a lavorare. Cerco di tenere la squadra unita, non è facile ma ci sono cose molto più difficili nella vita e io cerco di dare tranquillità ai miei ragazzi. Oggi è stata una giornata emozionante, anche perché il ricordo di Sinisa (Mihajlovic, ndr) è ancora vivo e lui mi ha portato tutte le parole, è troppo presto. Nel mio mondo sono triste, ma prego tutte le sere Dio per Arianna e i suoi figli che tengano i ricordi belli di Sinisa. Per me era una figura importantissima“.

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