Inter, nodo rinnovi: Brozovic priorità. Perisic, Handanovic e altri da valutare. La situazione

L’Inter ora pensa ai rinnovi

L’Inter dopo gli innesti di Gosens e Caicedo durante la finestra di mercato invernale, deve pensare alla questione rinnovi. Nei mesi passati ha già chiuso le trattative di prolungamento del contratto di Lautaro, Barella e Dimarco, ma la lista delle scadenze a giugno 2022 è lunga.

La priorità è Marcelo Brozovic, c’è già l’intesa tra il club e l’entourage del croato, si parla di un contratto da 6 milioni l’anno che arrivano a 7 con i bonus. Le parti sono ottimiste di poter ufficializzare in tempi brevi il rinnovo fino al 2026. Più delicata la questione Ivan Perisic, attualmente percepisce circa 5 milioni netti, la sua richiesta sembra sia ancora troppo alta. L’acquisto di Gosens potrebbe essere il preludio del suo addio all’Inter, a meno ché non abbassi le sue pretese.

Gli altri giocatori in scadenza

Oltre a Brozovic e Perisic, in scadenza nel 2022 ci sono anche i contratti di Handanovic, D’Ambrosio, Vecino, Ranocchia e Kolarov.

Con Handanovic si pensa di prolungare il contratto di un altro anno con l’opzione sul secondo. Il capitano dell’Inter, che attualmente percepisce intorno ai 3 milioni netti l’anno, dovrà probabilmente adeguare le sue richieste e anche accettare di giocarsi il posto con Andre Onana che arriverà in estate.

Vecino e Kolarov (che pensa al ritiro) molto probabilmente concluderanno questa estate l’esperienza all’Inter; pesano gli ingaggi alti, lo scarso impiego da parte di Inzaghi e la necessità di ‘svecchiare’ la rosa. Mentre per Ranocchia e D’Ambrosio è ancora tutto da decidere, ormai due bandiere nerazzurre, già l’estate scorsa si parlava del loro addio, quando poi arrivò il prolungamento fino al 2022 per entrambi. Parleranno nei prossimi mesi con la società e prenderanno la decisione più opportuna. Attenzione anche ai giocatori in scadenza nel 2023, soprattutto Skriniar e De Vrij, l’Inter dovrà muoversi in tempo per non rischiare di perdere le sue colonne difensive. C’è più ottimismo per lo slovacco rispetto all’olandese, che è già seguito da diversi club europei.